Il presente contributo intende proporre una rilettura critica della carriera del pittore fiammingo Jan Miel, nato a Beveren nei pressi di Anversa intorno al 1599 ma attivo perlopiù tra Roma e Torino, città quest’ultima dove ricoprì il prestigioso incarico di pittore di corte del duca Carlo Emanuele II di Savoia fino alla morte, nell’aprile 1664. A lungo considerato prevalentemente come un bambocciante, per via della sua copiosa produzione di dipinti di genere, Miel vanta in realtà anche una non meno importante produzione di pittura di storia, come testimoniano sia i dipinti da cavalletto, destinati al collezionismo privato, che le opere realizzate in diverse chiese di Roma. L’articolo ripercorre dunque le principali tappe dell’attività di Miel restituendo la figura di un pittore aggiornato sulle novità romane, versatile e dotato di un «génie qui embrassoit facilement tous les genres».
"Tra scene di genere e pittura di storia. Jan Miel nella Roma della metà del Seicento : rilettura di un percorso critico"
Francesca Romana Gaja
2021-01-01
Abstract
Il presente contributo intende proporre una rilettura critica della carriera del pittore fiammingo Jan Miel, nato a Beveren nei pressi di Anversa intorno al 1599 ma attivo perlopiù tra Roma e Torino, città quest’ultima dove ricoprì il prestigioso incarico di pittore di corte del duca Carlo Emanuele II di Savoia fino alla morte, nell’aprile 1664. A lungo considerato prevalentemente come un bambocciante, per via della sua copiosa produzione di dipinti di genere, Miel vanta in realtà anche una non meno importante produzione di pittura di storia, come testimoniano sia i dipinti da cavalletto, destinati al collezionismo privato, che le opere realizzate in diverse chiese di Roma. L’articolo ripercorre dunque le principali tappe dell’attività di Miel restituendo la figura di un pittore aggiornato sulle novità romane, versatile e dotato di un «génie qui embrassoit facilement tous les genres».File | Dimensione | Formato | |
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