La Corte di giustizia dell’Unione europea rappresenta il foro nel quale è più frequentemente contestata la legittimità di sanzioni internazionali. Nel corso dell’ultimo quindicennio, i ricorsi in materia di misure restrittive hanno dato origine a un ricco corpus giurisprudenziale, che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della tutela giurisdizionale nei confronti di misure sanzionatorie e all’evoluzione dell’ordinamento dell’Unione. Nel ripercorrerne sinteticamente lo sviluppo, il contributo si sofferma su due profili. In primo luogo, con riguardo alla delimitazione della giurisdizione della Corte di giustizia dell’Unione europea, vengono prese in esame le recenti evoluzioni giurisprudenziali che hanno condotto a giudicare ricevibili rinvii pregiudiziali vertenti sulla validità di atti PESC in materia di misure restrittive e azioni proposte contro l’Unione per ottenere il risarcimento dei danni asseritamente sofferti in conseguenza dell’applicazione di tali misure, nonché ad ammettere l’impugnabilità di misure restrittive da parte di Stati terzi. In secondo luogo, lo scritto riassume i principali contributi della giurisprudenza recente alla definizione dell’oggetto e dell’intensità del sindacato sulle misure restrittive e alla tutela dei diritti fondamentali delle persone fisiche e giuridiche colpite da sanzioni dell’Unione.
Le misure restrittive davanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea
Alberto Miglio
2021-01-01
Abstract
La Corte di giustizia dell’Unione europea rappresenta il foro nel quale è più frequentemente contestata la legittimità di sanzioni internazionali. Nel corso dell’ultimo quindicennio, i ricorsi in materia di misure restrittive hanno dato origine a un ricco corpus giurisprudenziale, che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della tutela giurisdizionale nei confronti di misure sanzionatorie e all’evoluzione dell’ordinamento dell’Unione. Nel ripercorrerne sinteticamente lo sviluppo, il contributo si sofferma su due profili. In primo luogo, con riguardo alla delimitazione della giurisdizione della Corte di giustizia dell’Unione europea, vengono prese in esame le recenti evoluzioni giurisprudenziali che hanno condotto a giudicare ricevibili rinvii pregiudiziali vertenti sulla validità di atti PESC in materia di misure restrittive e azioni proposte contro l’Unione per ottenere il risarcimento dei danni asseritamente sofferti in conseguenza dell’applicazione di tali misure, nonché ad ammettere l’impugnabilità di misure restrittive da parte di Stati terzi. In secondo luogo, lo scritto riassume i principali contributi della giurisprudenza recente alla definizione dell’oggetto e dell’intensità del sindacato sulle misure restrittive e alla tutela dei diritti fondamentali delle persone fisiche e giuridiche colpite da sanzioni dell’Unione.File | Dimensione | Formato | |
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