L’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica nella scuola rilancia la domanda relativa a come fare per insegnare ‘bene’, secondo criteri di qualità, nella concretezza della classe. Nel dibattito pedagogico-didattico –ma presumibilmente anche nella consapevolezza dei docenti- permane diffusamente una certa difficoltà nell’individuazione dei principi da considerarsi fondanti nella conduzione dell’insegnamento, in qualche modo provati e validati rispetto alla loro giustificabilità e potenziale efficacia. Sebbene la ricerca abbia offerto ed offra conoscenze di supporto alle scelte didattiche, anche sulla base di sempre più ampie evidenze, il problema si palesa particolarmente se si considera l’azione didattica nella sua dimensione processuale e contestuale (Hattie, 2016), rispetto a come l’insegnante può agire nella strutturazione e conduzione di percorsi di apprendimento, sul piano della gestione della mediazione didattica in classe, intesa quale attività intrinsecamente dinamica e interattiva. In relazione a queste problematicità, può essere utile sostare sull’analisi di nuclei da ritenersi strutturanti l’azione di insegnamento, di supporto teorico-concettuale e pratico per la conduzione della classe. Con l’obiettivo di presentare possibili criteri per pensare e gestire professionalmente l’azione didattica volta alla promozione di competenze di cittadinanza, riferite all’ ‘imparare a stare al mondo’, fin dall’avvio del percorso scolastico, il contributo richiama alcuni elementi di un possibile framework teorico-operativo.
La progettazione didattica tra competenze europee di cittadinanza e nuclei concettuali previsti dalla Legge n.92/2019
Daniela Maccario
2022-01-01
Abstract
L’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica nella scuola rilancia la domanda relativa a come fare per insegnare ‘bene’, secondo criteri di qualità, nella concretezza della classe. Nel dibattito pedagogico-didattico –ma presumibilmente anche nella consapevolezza dei docenti- permane diffusamente una certa difficoltà nell’individuazione dei principi da considerarsi fondanti nella conduzione dell’insegnamento, in qualche modo provati e validati rispetto alla loro giustificabilità e potenziale efficacia. Sebbene la ricerca abbia offerto ed offra conoscenze di supporto alle scelte didattiche, anche sulla base di sempre più ampie evidenze, il problema si palesa particolarmente se si considera l’azione didattica nella sua dimensione processuale e contestuale (Hattie, 2016), rispetto a come l’insegnante può agire nella strutturazione e conduzione di percorsi di apprendimento, sul piano della gestione della mediazione didattica in classe, intesa quale attività intrinsecamente dinamica e interattiva. In relazione a queste problematicità, può essere utile sostare sull’analisi di nuclei da ritenersi strutturanti l’azione di insegnamento, di supporto teorico-concettuale e pratico per la conduzione della classe. Con l’obiettivo di presentare possibili criteri per pensare e gestire professionalmente l’azione didattica volta alla promozione di competenze di cittadinanza, riferite all’ ‘imparare a stare al mondo’, fin dall’avvio del percorso scolastico, il contributo richiama alcuni elementi di un possibile framework teorico-operativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.