La formazione universitaria dei docenti concepita come percorso professionalizzante richiede una attenta riflessione circa il contributo che i saperi di carattere pedagogico-didattico possono offrire. Se si intende che tale contributo possa solo in parte essere ricondotto alle esigenze di una formazione di carattere generale nel campo dei problemi educativi e scolastici, per assumere il ruolo di snodo formativo di base sui criteri e le logiche di preparazione e conduzione di percorsi di apprendimento e di gestione della classe, è necessario aprire spazi progettuali, di confronto e, auspicabilmente, di ricerca per allestire percorsi e dispositivi di didattica universitaria coerenti. Come è noto, si può considerare comunemente accettato il riconoscimento della debolezza di posizioni che attribuiscano ai saperi formalizzati sull’insegnamento valenza direttamente prescrittiva e applicativa, in considerazione della natura complessa dei fenomeni educativi e dell’intreccio, nella concretezza dell’azione didattica, con i saperi di origine pratico esperienziale di cui sono portatori i docenti (su cosa sia l’insegnamento, quali siano i compiti dei docenti, cosa si debba insegnare e come, …). D’altra parte, a partire dalla latteratura, si può ipotizzare una funzione delle discipline pedagogico-didattiche che possa essere di supporto al riconoscimento dei problemi professionali, all’interpretazione delle pratiche d’aula, alla costruzione di euristiche fondate e giustificabili in termini espliciti a sé e nell’ambito della comunità professionale alla riflessività sull’azione, progettata e realizzata. In questa cornice, il contributo intende descrivere e rendicontare, in chiave interlocutoria, l’esperienza degli insegnamenti di Didattica generale nell’ambito dei percorsi per la formazione degli aspiranti docenti nella scuola secondaria realizzati negli anni accademici 2018, 2019 e 2020 presso l’Università di Torino. In una prospettiva che intende affrontare il problema della qualità dei percorsi di formazione universitaria degli insegnanti sembrano assumere valenza strategica la possibilità di raccordo con gli insegnamenti di area didattico-disciplinare, particolarmente nell’ambito di momenti laboriatorali, la possibilità di ‘interrogare’ la pratica e di rilanciarla nel corso del tirocinio, attraverso uno stretto raccordo con le scuole e una adeguata valorizzazione delle figure tutoriali d’aula.

Imparare "come insegnare" all'università. Prospettive teoriche e operative.

Daniela Maccario
2022-01-01

Abstract

La formazione universitaria dei docenti concepita come percorso professionalizzante richiede una attenta riflessione circa il contributo che i saperi di carattere pedagogico-didattico possono offrire. Se si intende che tale contributo possa solo in parte essere ricondotto alle esigenze di una formazione di carattere generale nel campo dei problemi educativi e scolastici, per assumere il ruolo di snodo formativo di base sui criteri e le logiche di preparazione e conduzione di percorsi di apprendimento e di gestione della classe, è necessario aprire spazi progettuali, di confronto e, auspicabilmente, di ricerca per allestire percorsi e dispositivi di didattica universitaria coerenti. Come è noto, si può considerare comunemente accettato il riconoscimento della debolezza di posizioni che attribuiscano ai saperi formalizzati sull’insegnamento valenza direttamente prescrittiva e applicativa, in considerazione della natura complessa dei fenomeni educativi e dell’intreccio, nella concretezza dell’azione didattica, con i saperi di origine pratico esperienziale di cui sono portatori i docenti (su cosa sia l’insegnamento, quali siano i compiti dei docenti, cosa si debba insegnare e come, …). D’altra parte, a partire dalla latteratura, si può ipotizzare una funzione delle discipline pedagogico-didattiche che possa essere di supporto al riconoscimento dei problemi professionali, all’interpretazione delle pratiche d’aula, alla costruzione di euristiche fondate e giustificabili in termini espliciti a sé e nell’ambito della comunità professionale alla riflessività sull’azione, progettata e realizzata. In questa cornice, il contributo intende descrivere e rendicontare, in chiave interlocutoria, l’esperienza degli insegnamenti di Didattica generale nell’ambito dei percorsi per la formazione degli aspiranti docenti nella scuola secondaria realizzati negli anni accademici 2018, 2019 e 2020 presso l’Università di Torino. In una prospettiva che intende affrontare il problema della qualità dei percorsi di formazione universitaria degli insegnanti sembrano assumere valenza strategica la possibilità di raccordo con gli insegnamenti di area didattico-disciplinare, particolarmente nell’ambito di momenti laboriatorali, la possibilità di ‘interrogare’ la pratica e di rilanciarla nel corso del tirocinio, attraverso uno stretto raccordo con le scuole e una adeguata valorizzazione delle figure tutoriali d’aula.
2022
La formazione degli insegnanti: problemi, prospettive e proposte per una scuola di qualità aperta a tutti e a tutte.
Pensa Multimedia
194
197
978-88-6760-944-4
Formazione iniziale degli insegnanti; professionalizzazione dei docenti; didattica; modelli didattici; dispositivi formativi
Daniela Maccario
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