Il riuso dei patrimoni confiscati alla criminalità. Per il buon governo del territorio: istituzioni, politiche, pratiche

Il capitolo si concentra sui processi di regolazione e sulle pratiche di riutilizzo del patrimonio confiscato alla criminalità organizzata, considerando questo ambito di policy come una leva dell’azione pubblica per la promozione di percorsi di sviluppo territoriale, occasione di proficua sinergia tra amministrazioni e cittadinanza e tra pubblico e privato sociale su scala locale. Le riflessioni vertono su due versanti: da un lato, sui processi di regolazione politico-istituzionale, ovvero sul funzionamento della filiera della confisca che affianca, a forme di coordinamento centrale, schemi multilivello che abilitano i territori nell’elaborazione degli interventi. Dall'altro lato, sul ruolo delle reti associative promotrici o coinvolte nelle pratiche di commoning, ovvero in quelle forme di cooperazione tra pubblico e privato nella progettazione del riutilizzo e nelle esperienze di imprendi- toria civile che permettono il passaggio di status da beni pubblici – iscritti nel patrimonio indisponibile dei comuni – a beni comuni.