Il contributo si interroga sulla possibilità di una storia della predicazione medievale dal punto di vista degli studi di storia delle donne e di "genere" nonostante l’esclusione delle donne medievali da ogni forma di presa di parola. Al di là delle poche eccezioni di accesso diretto delle donne alla predicazione (Ildegarda di Bingen, Umiltà da Faenza, Domenica Narducci da Paradiso), una storia della predicazione medievale dal punto di vista degli studi di "genere" è possibile attraverso l'analisi dei modi con cui i predicatori degli ultimi secoli del Medioevo parlarono delle donne e alle donne che componevano il loro pubblico, contribuendo così a definire i ruoli di "genere" nella società medievale.
Identità di "genere" e predicazione medievale: risultati e prospettive di un dibattito italiano
Laura Gaffuri
2022-01-01
Abstract
Il contributo si interroga sulla possibilità di una storia della predicazione medievale dal punto di vista degli studi di storia delle donne e di "genere" nonostante l’esclusione delle donne medievali da ogni forma di presa di parola. Al di là delle poche eccezioni di accesso diretto delle donne alla predicazione (Ildegarda di Bingen, Umiltà da Faenza, Domenica Narducci da Paradiso), una storia della predicazione medievale dal punto di vista degli studi di "genere" è possibile attraverso l'analisi dei modi con cui i predicatori degli ultimi secoli del Medioevo parlarono delle donne e alle donne che componevano il loro pubblico, contribuendo così a definire i ruoli di "genere" nella società medievale.File | Dimensione | Formato | |
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