Il dibattito politico contemporaneo testimonia la crescita di un fenomeno forse inatteso: il ritorno di una domanda sociale di protezione dei confini nazionali e di un’offerta politica che fa riaffermazione dei confini nei confronti della mobilità umana indesiderata come una priorità pressoché assoluta. L’ultimo scorcio del ’900 aveva prodotto frettolose previsioni del declino degli Stati nazionali e delle loro frontiere, a seguito del crollo dell’impero sovietico e dell’affermazione di una globalizzazione economica e finanziaria apparentemente illimitata. I faticosi progressi nel campo dei diritti umani, insieme al controverso tema dell’ingerenza umanitaria, convergevano nella stessa direzione. Sebbene le istanze per la limitazione delle migrazioni internazionali fossero già da tempo pressanti, i segnali di risveglio delle preoccupazioni securitarie già visibili, la sovranità nazionale su materie sensibili, come la regolazione degli ingressi o la concessione della cittadinanza, risolutamente difesa dai governi, gli attentati dell’11 settembre 2001 sono assurti a momento emblematico di svolta. Il nuovo secolo si è aperto sotto il segno della riaffermazione della volontà dei governi nazionali, e di riflesso delle istituzioni europee, di ripristinare un più stretto controllo sui confini e sui movimenti migratori, anche a costo di sottrarsi agli obblighi sanciti dalle convenzioni internazionali e di compromettere il proprio impegno per la tutela dei diritti umani. Di alta priorità per le istituzioni politiche, centrale nel discorso di varie formazioni politiche anti-sistema, sensibile per l’opinione pubblica e per il sistema mediatico, minaccioso per i soggetti impegnati nella difesa dei diritti umani universali, il tema dei confini interroga anche il mondo accademico e il dibattito scientifico. Intorno ai nessi tra confini, migrazioni e diritti umani, varie discipline scientifiche si confrontano ed entrano in dialogo con la società. In questa chiave, il presente volume, frutto dell’iniziativa del CRC “Migrazioni e diritti umani” dell’università degli studi di Milano, intende proporre una riflessione a più voci, da diverse prospettive disciplinari, intorno a una questione così cruciale per il nostro tempo. In queste pagine introduttive intendiamo fornire alcune chiavi interpretative per la lettura dei capitoli successivi, insieme ad alcuni cenni sui loro principali contenuti.

Il ritorno dei confini: i diritti umani in questione

M. Ambrosini;M. D'Amico;E. Perassi
2022-01-01

Abstract

Il dibattito politico contemporaneo testimonia la crescita di un fenomeno forse inatteso: il ritorno di una domanda sociale di protezione dei confini nazionali e di un’offerta politica che fa riaffermazione dei confini nei confronti della mobilità umana indesiderata come una priorità pressoché assoluta. L’ultimo scorcio del ’900 aveva prodotto frettolose previsioni del declino degli Stati nazionali e delle loro frontiere, a seguito del crollo dell’impero sovietico e dell’affermazione di una globalizzazione economica e finanziaria apparentemente illimitata. I faticosi progressi nel campo dei diritti umani, insieme al controverso tema dell’ingerenza umanitaria, convergevano nella stessa direzione. Sebbene le istanze per la limitazione delle migrazioni internazionali fossero già da tempo pressanti, i segnali di risveglio delle preoccupazioni securitarie già visibili, la sovranità nazionale su materie sensibili, come la regolazione degli ingressi o la concessione della cittadinanza, risolutamente difesa dai governi, gli attentati dell’11 settembre 2001 sono assurti a momento emblematico di svolta. Il nuovo secolo si è aperto sotto il segno della riaffermazione della volontà dei governi nazionali, e di riflesso delle istituzioni europee, di ripristinare un più stretto controllo sui confini e sui movimenti migratori, anche a costo di sottrarsi agli obblighi sanciti dalle convenzioni internazionali e di compromettere il proprio impegno per la tutela dei diritti umani. Di alta priorità per le istituzioni politiche, centrale nel discorso di varie formazioni politiche anti-sistema, sensibile per l’opinione pubblica e per il sistema mediatico, minaccioso per i soggetti impegnati nella difesa dei diritti umani universali, il tema dei confini interroga anche il mondo accademico e il dibattito scientifico. Intorno ai nessi tra confini, migrazioni e diritti umani, varie discipline scientifiche si confrontano ed entrano in dialogo con la società. In questa chiave, il presente volume, frutto dell’iniziativa del CRC “Migrazioni e diritti umani” dell’università degli studi di Milano, intende proporre una riflessione a più voci, da diverse prospettive disciplinari, intorno a una questione così cruciale per il nostro tempo. In queste pagine introduttive intendiamo fornire alcune chiavi interpretative per la lettura dei capitoli successivi, insieme ad alcuni cenni sui loro principali contenuti.
2022
Confini, migrazioni e diritti umani
Milano University Press
7
15
979-12-80325-72-3
https://libri.unimi.it/index.php/milanoup/catalog/view/83/224/819-1
Confini; migrazioni; diritti umani
M. Ambrosini; M. D'Amico; E. Perassi
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Confini.book.2022.pdf

Accesso aperto

Dimensione 5.24 MB
Formato Adobe PDF
5.24 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1891628
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact