"Judith tenant la tete d'Holoferne" fu il soggetto affidato a Ladatte per il suo morceau de réception all'Academie royale a Parigi nel 1738. Predisposta con un bozzetto nel 1738 e un successivo modelletto nel 1739, entrambi esposti al Salon, l'opera in marmo fu presentata nel 1741 e lo scultore nominato "professeur adjoint" de l'Académie. L'interpretazione del soggetto dell'eroina biblica del coraggio e della determinazione femminile è declinata nelle forme di una raffinata celebrazione mondana, che incontrò il favore del pubblico, come attestano le numerose repliche.
Francesco Ladatte, Giuditta con la testa di Oloferne, 1741. Parigi, Musée du Louvre.
Giuseppe Dardanello
2020-01-01
Abstract
"Judith tenant la tete d'Holoferne" fu il soggetto affidato a Ladatte per il suo morceau de réception all'Academie royale a Parigi nel 1738. Predisposta con un bozzetto nel 1738 e un successivo modelletto nel 1739, entrambi esposti al Salon, l'opera in marmo fu presentata nel 1741 e lo scultore nominato "professeur adjoint" de l'Académie. L'interpretazione del soggetto dell'eroina biblica del coraggio e della determinazione femminile è declinata nelle forme di una raffinata celebrazione mondana, che incontrò il favore del pubblico, come attestano le numerose repliche.File in questo prodotto:
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