Il contributo intende fornire una visione del sistema giudiziario indiano nello spazio e considera in particolare due aspetti. Il primo è la struttura del sistema delle corti che, partendo dalle premesse formatesi nel periodo coloniale, ha avuto dopo l’Indipendenza una rapida evoluzione. Si osserva infatti un aumento progressivo del numero di High Court e si evidenzia come si discuta anche di una riorganizzazione della Corte Suprema, con una pluralità di bench nelle macroregioni indiane. Sullo sfondo il problema è quello della articolazione territoriale del giudiziario, con i problemi specifici che si pongono con riferimento a uno Stato federale, e in definitiva della capacità di fornire giustizia ai cittadini indiani. Sotto questo aspetto è anche significativo il secondo tema affrontato nel contributo, vale a dire la composizione della Supreme Court e la sua diversity, intesa come capacità della corte di riflettere la diversità geografica, religiosa, sociale e di genere. Nella prospettiva del contributo si analizza in particolare la questione della diversità geografica. Per quanto l’unico criterio costituzionale di selezione dei nuovi giudici sia il merito, da un’analisi dei dati sulla provenienza dei giudici di Corte Suprema risulta che l’equilibrio e la rappresentatività geografica sono tenuti in grande considerazione. In questa chiave, il contributo nel suo complesso cerca di delineare una geografia del diritto, che è assieme una geografia del potere e una geografia del sapere propriamente giuridico, con i suoi centri e le sue connessioni.
Geografie del diritto e città della giustizia in India: il sistema giudiziario e la diversity della Supreme Court
Francavilla, Domenico
2022-01-01
Abstract
Il contributo intende fornire una visione del sistema giudiziario indiano nello spazio e considera in particolare due aspetti. Il primo è la struttura del sistema delle corti che, partendo dalle premesse formatesi nel periodo coloniale, ha avuto dopo l’Indipendenza una rapida evoluzione. Si osserva infatti un aumento progressivo del numero di High Court e si evidenzia come si discuta anche di una riorganizzazione della Corte Suprema, con una pluralità di bench nelle macroregioni indiane. Sullo sfondo il problema è quello della articolazione territoriale del giudiziario, con i problemi specifici che si pongono con riferimento a uno Stato federale, e in definitiva della capacità di fornire giustizia ai cittadini indiani. Sotto questo aspetto è anche significativo il secondo tema affrontato nel contributo, vale a dire la composizione della Supreme Court e la sua diversity, intesa come capacità della corte di riflettere la diversità geografica, religiosa, sociale e di genere. Nella prospettiva del contributo si analizza in particolare la questione della diversità geografica. Per quanto l’unico criterio costituzionale di selezione dei nuovi giudici sia il merito, da un’analisi dei dati sulla provenienza dei giudici di Corte Suprema risulta che l’equilibrio e la rappresentatività geografica sono tenuti in grande considerazione. In questa chiave, il contributo nel suo complesso cerca di delineare una geografia del diritto, che è assieme una geografia del potere e una geografia del sapere propriamente giuridico, con i suoi centri e le sue connessioni.| File | Dimensione | Formato | |
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