Il Friuli è un territorio caratterizzato dall'incontro tra le principali famiglie linguistiche europee (latina, slava e germanica) e dalla presenza storica di quattro lingue: friulano, sloveno, tedesco e italiano. In questo contesto la lingua friulana è particolarmente rilevante, perché è presente soltanto qui, a parte la sua diffusione altrove legata all'emigrazione, e per le sue specifiche condizioni di minoranza. Durante tutto il secolo XX proprio l'individualità storica e territoriale del Friuli, il suo profilo multiculturale e multilingue e la specificità della lingua friulana sono state oggetto di elaborazioni teoriche e di rivendicazioni e mobilitazioni di carattere sociale e politico. Ci si propone di illustrare i diversi approcci ideali mantenuti nei confronti di lingua, identità e territorio e di individuare, su questa base, tre tendenze generali – una 'negazionista', una 'minimalista' e una 'positivista' o più semplicemente 'positiva' – che si manifestano, spesso in maniera conflittuale, tanto nelle rivendicazioni di autogoverno e di riconoscimento e tutela linguistica espresse dal Friuli nel corso del Novecento quanto nel contesto istituzionale della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e nella legislazione statale e regionale di tutela (L. 482/1999, L.R. 15/1996 e L.R. 29/2007).

Friuli e friulano tra “negazionisti”, “minimalisti” e “positivisti”. Diversi approcci e orientamenti nei confronti di lingua e territorio durante il Novecento

STOLFO M
2015-01-01

Abstract

Il Friuli è un territorio caratterizzato dall'incontro tra le principali famiglie linguistiche europee (latina, slava e germanica) e dalla presenza storica di quattro lingue: friulano, sloveno, tedesco e italiano. In questo contesto la lingua friulana è particolarmente rilevante, perché è presente soltanto qui, a parte la sua diffusione altrove legata all'emigrazione, e per le sue specifiche condizioni di minoranza. Durante tutto il secolo XX proprio l'individualità storica e territoriale del Friuli, il suo profilo multiculturale e multilingue e la specificità della lingua friulana sono state oggetto di elaborazioni teoriche e di rivendicazioni e mobilitazioni di carattere sociale e politico. Ci si propone di illustrare i diversi approcci ideali mantenuti nei confronti di lingua, identità e territorio e di individuare, su questa base, tre tendenze generali – una 'negazionista', una 'minimalista' e una 'positivista' o più semplicemente 'positiva' – che si manifestano, spesso in maniera conflittuale, tanto nelle rivendicazioni di autogoverno e di riconoscimento e tutela linguistica espresse dal Friuli nel corso del Novecento quanto nel contesto istituzionale della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e nella legislazione statale e regionale di tutela (L. 482/1999, L.R. 15/1996 e L.R. 29/2007).
2015
Piccole tessere di un grande mosaico: nuove prospettive dei Regional studies
Aracne
325
343
9788854885332
http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854885332
Friuli; Lingua friulana; Rivendicazioni di autogoverno e tutela; Regional studies; Identità e politica; Minoranze linguistiche; Nazionalismo; Diritti linguistici
STOLFO M
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