Una delle manifestazioni più interessanti di resistenza e vitalità culturale delle minoranze linguistiche e delle nazioni senza stato è costituita dalla produzione musicale nella lingua propria. Ciò vale per diverse comunità linguistiche d’Europa e in particolare per l’Occitania e il Friuli. Il volume presenta un’approfondita e organica esplorazione delle realtà occitana e friulana, dalla fine degli anni Sessanta ad oggi, e le collega e le confronta con quelle che si sono sviluppate altrove. Accanto alla musica contemporanea in lingua d’oc e al Friuli che canta e suona in friulano, sloveno e tedesco, il libro presenta una ricca panoramica di lingue, suoni, ritmi e artisti, dalla Sardegna, al Paese Basco, dalla Corsica alla Bretagna, dal Galles ai Paesi Catalani, dalle Asturie sino a Scozia e Frisia, ai sami del circolo polare artico e ai grecanici e agli albanesi dell’Italia meridionale. La pubblicazione dà conto di un lavoro condotto con un approccio multidisciplinare, che comprende musica, storia, politica, società, diritti linguistici, letteratura e tutela delle minoranze. Il volume è il risultato di una ricerca basata su diverse fonti, tra cui una serie di interviste con esponenti del panorama musicale occitano e friulano e con altri esperti e musicisti sardi, bretoni, baschi, catalani, ladini e albanesi, protagonisti della tavola rotonda virtuale che costituisce la terza sezione del libro. Nelle conclusioni l’autore individua specificità occitane e friulane e alcuni elementi che sono comuni alle diverse realtà prese in esame, riguardanti in particolare il rapporto tra lingue e musica, tra tradizione e creatività, tra produzione musicale e rivendicazioni di carattere culturale e socio-politico e tra tutela e uso della lingua propria in musica. In questa sezione non mancano neppure alcune proposte operative, riferite tanto alla produzione musicale quanto alle politiche di pianificazione linguistica. Il libro mostra altresì come la produzione musicale contemporanea possa avere la funzione di fonte storica non convenzionale. Pubblicato nel 2012 in formato cartaceo dall'associazione Lidrîs e Butui di Torino, è ora disponibile in formato e-book per iniziativa della casa editrice Nota di Udine.

Occitania, Friuli, Europa. La mia lingua suona il rock

STOLFO M
2018-01-01

Abstract

Una delle manifestazioni più interessanti di resistenza e vitalità culturale delle minoranze linguistiche e delle nazioni senza stato è costituita dalla produzione musicale nella lingua propria. Ciò vale per diverse comunità linguistiche d’Europa e in particolare per l’Occitania e il Friuli. Il volume presenta un’approfondita e organica esplorazione delle realtà occitana e friulana, dalla fine degli anni Sessanta ad oggi, e le collega e le confronta con quelle che si sono sviluppate altrove. Accanto alla musica contemporanea in lingua d’oc e al Friuli che canta e suona in friulano, sloveno e tedesco, il libro presenta una ricca panoramica di lingue, suoni, ritmi e artisti, dalla Sardegna, al Paese Basco, dalla Corsica alla Bretagna, dal Galles ai Paesi Catalani, dalle Asturie sino a Scozia e Frisia, ai sami del circolo polare artico e ai grecanici e agli albanesi dell’Italia meridionale. La pubblicazione dà conto di un lavoro condotto con un approccio multidisciplinare, che comprende musica, storia, politica, società, diritti linguistici, letteratura e tutela delle minoranze. Il volume è il risultato di una ricerca basata su diverse fonti, tra cui una serie di interviste con esponenti del panorama musicale occitano e friulano e con altri esperti e musicisti sardi, bretoni, baschi, catalani, ladini e albanesi, protagonisti della tavola rotonda virtuale che costituisce la terza sezione del libro. Nelle conclusioni l’autore individua specificità occitane e friulane e alcuni elementi che sono comuni alle diverse realtà prese in esame, riguardanti in particolare il rapporto tra lingue e musica, tra tradizione e creatività, tra produzione musicale e rivendicazioni di carattere culturale e socio-politico e tra tutela e uso della lingua propria in musica. In questa sezione non mancano neppure alcune proposte operative, riferite tanto alla produzione musicale quanto alle politiche di pianificazione linguistica. Il libro mostra altresì come la produzione musicale contemporanea possa avere la funzione di fonte storica non convenzionale. Pubblicato nel 2012 in formato cartaceo dall'associazione Lidrîs e Butui di Torino, è ora disponibile in formato e-book per iniziativa della casa editrice Nota di Udine.
2018
Nota
1
236
9788861631779
https://www.notamusic.com/prodotto/occitania-friuli-europa/
Minoranze linguistiche; Minoranze nazionali; Nazioni senza stato; Musica popolare; Cultura e società; Storia contemporanea; Partiti e movimenti nazionalitari e regionalisti; Politiche linguistiche; Lingue minoritarie
STOLFO M
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1892788
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