Il 19 dicembre 1943, a Chivasso, nella pianura piemontese, si riunisce un gruppo di antifascisti. Sotto la copertura della possibile redazione di un atto di compravendita, i partecipanti all'incontro si ritrovano per elaborare il testo della 'Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine', nota anche come 'Carta di Chivasso'. Il contributo, pubblicato sul numero 38 di 'Storia contemporanea in Friuli', è dedicato ad alcuni dei contenuti salienti della celebre 'Carta', riguardanti la libertà di lingua, i diritti linguistici, l'autogoverno locale e la dimensione europea. In particolare si individuano una serie di connessioni tra la 'Carta' stessa, la Costituzione della Repubbblica italiana, la normativa statale e regionale di tutela delle minoranze linguistiche e il contesto continentale, a partire dalle Convenzioni del Consiglio d'Europa riguardanti diritti umani, protezione delle minoranze nazionali e promozione delle lingue minoritarie e dalle principali iniziative al proposito assunte a tal proprosito dal Parlamento europeo in seguito alla sua elezione diretta,siino alle specifiche previsioni contenute nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, proclamata a Nizza il 7 dicembre 2000.

Diritti linguistici, autonomie territoriali, Europa. L'eredità della “Carta di Chivasso”

STOLFO M
2009-01-01

Abstract

Il 19 dicembre 1943, a Chivasso, nella pianura piemontese, si riunisce un gruppo di antifascisti. Sotto la copertura della possibile redazione di un atto di compravendita, i partecipanti all'incontro si ritrovano per elaborare il testo della 'Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine', nota anche come 'Carta di Chivasso'. Il contributo, pubblicato sul numero 38 di 'Storia contemporanea in Friuli', è dedicato ad alcuni dei contenuti salienti della celebre 'Carta', riguardanti la libertà di lingua, i diritti linguistici, l'autogoverno locale e la dimensione europea. In particolare si individuano una serie di connessioni tra la 'Carta' stessa, la Costituzione della Repubbblica italiana, la normativa statale e regionale di tutela delle minoranze linguistiche e il contesto continentale, a partire dalle Convenzioni del Consiglio d'Europa riguardanti diritti umani, protezione delle minoranze nazionali e promozione delle lingue minoritarie e dalle principali iniziative al proposito assunte a tal proprosito dal Parlamento europeo in seguito alla sua elezione diretta,siino alle specifiche previsioni contenute nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, proclamata a Nizza il 7 dicembre 2000.
2009
38
87
100
Minoranze linguistiche; Tutela delle minoranze; Europa; Italia; Antifascismo; Diritti linguistici; Autonomie territoriali
STOLFO M
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