L'articolo discute un nuovo schema cronologico e di seriazione dei manufatti in rame e lega di rame italiani datati tra il 4500 e il 2100 a.C. circa. La ricerca, che gli autori hanno sviluppato come parte del progetto europeo TEMPI (2015-2017), si basa su una revisione critica della classificazione delle più antiche asce, pugnali e alabarde; una rivalutazione dei complessi funerari con metalli dell'Italia settentrionale e peninsulare, organizzati in raggruppamenti coerenti geograficamente e cronologicamente; e un riesame e modellazione statistica bayesiana delle date al radiocarbonio da sepolture ricche di metalli, integrate da nuove determinazioni AMS e confronti tipologici con manufatti non italiani. Così rivalutati e configurati, i dati hanno consentito agli autori di suggerire che i manufatti in metallo neo-eneolitici possano essere posti in sequenza in cinque orizzonti distinti, che tracciano l'evoluzione della metallurgia preistorica italiana nell'arco di due millenni e mezzo. La ricerca contribuisce in maniera significativa a un dibattito iniziato 50 anni or sono, che ha coinvolto alcuni dei massimi specialisti della tarda preistoria italiana, e fornisce un terreno solido su cui sviluppare ricerche future sulla prima metallurgia italiana.
A new seriation and chronology for early Italian metalwork, 4500-2100 BC
Iaia C;
2021-01-01
Abstract
L'articolo discute un nuovo schema cronologico e di seriazione dei manufatti in rame e lega di rame italiani datati tra il 4500 e il 2100 a.C. circa. La ricerca, che gli autori hanno sviluppato come parte del progetto europeo TEMPI (2015-2017), si basa su una revisione critica della classificazione delle più antiche asce, pugnali e alabarde; una rivalutazione dei complessi funerari con metalli dell'Italia settentrionale e peninsulare, organizzati in raggruppamenti coerenti geograficamente e cronologicamente; e un riesame e modellazione statistica bayesiana delle date al radiocarbonio da sepolture ricche di metalli, integrate da nuove determinazioni AMS e confronti tipologici con manufatti non italiani. Così rivalutati e configurati, i dati hanno consentito agli autori di suggerire che i manufatti in metallo neo-eneolitici possano essere posti in sequenza in cinque orizzonti distinti, che tracciano l'evoluzione della metallurgia preistorica italiana nell'arco di due millenni e mezzo. La ricerca contribuisce in maniera significativa a un dibattito iniziato 50 anni or sono, che ha coinvolto alcuni dei massimi specialisti della tarda preistoria italiana, e fornisce un terreno solido su cui sviluppare ricerche future sulla prima metallurgia italiana.File | Dimensione | Formato | |
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