In quarant’anni di carriera poetica Patrizia Val- duga si è variamente misurata con le strutture e i modelli della tradizione lirica, dalla quale ha spesso attinto, o meglio «fagocitato» nei modi «polipeschi» e «cannibaleschi» descritti da Antonio Porta, le parole per rispondere all’urgenza del raccontarsi. Il contributo sottopone a un immaginario processo la produzione della poetessa veneta con lo scopo di ragionare sul profondo atto d’amore alla base del suo vampirismo letterario.

Dall’«omicidio» alla «resurrezione»: del vampirismo poetico di una «dark lady» «vorace e cannibalesca»

Chiara Tavella
2023-01-01

Abstract

In quarant’anni di carriera poetica Patrizia Val- duga si è variamente misurata con le strutture e i modelli della tradizione lirica, dalla quale ha spesso attinto, o meglio «fagocitato» nei modi «polipeschi» e «cannibaleschi» descritti da Antonio Porta, le parole per rispondere all’urgenza del raccontarsi. Il contributo sottopone a un immaginario processo la produzione della poetessa veneta con lo scopo di ragionare sul profondo atto d’amore alla base del suo vampirismo letterario.
2023
XLI
1
141
152
Patrizia Valduga, poesia italiana del secondo Novecento, citazionismo, vampirismo letterario
Chiara Tavella
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