"Le terre che tremano" di Mario Appelius narra del viaggio in Centroamerica fra il 1928 e il 1929. Asse della narrazione è l’ingerenza degli Stati Uniti nella vicenda storica delle sei repubbliche, sviluppato secondo i dettami del nazionalismo fascista e del progetto di egemonia politica, ideologica e culturale sui paesi del subcontinente. Lo sviluppo della rappresentazione è governato dall’equivalenza fra instabilità politica e instabilità del suolo, fra terremoti e rivoluzioni. Si seguirà pertanto la configurazione narrativa di tale equivalenza che trasforma la geologia in ideologia, riconducendo i segni della natura entro la pratica del discorso coloniale.
Nota a "Le terre che tremano (Guatemala, Salvador, Nicaragua, Honduras, Costa Rica, Panamá" di Mario Appelius
E. Perassi
2016-01-01
Abstract
"Le terre che tremano" di Mario Appelius narra del viaggio in Centroamerica fra il 1928 e il 1929. Asse della narrazione è l’ingerenza degli Stati Uniti nella vicenda storica delle sei repubbliche, sviluppato secondo i dettami del nazionalismo fascista e del progetto di egemonia politica, ideologica e culturale sui paesi del subcontinente. Lo sviluppo della rappresentazione è governato dall’equivalenza fra instabilità politica e instabilità del suolo, fra terremoti e rivoluzioni. Si seguirà pertanto la configurazione narrativa di tale equivalenza che trasforma la geologia in ideologia, riconducendo i segni della natura entro la pratica del discorso coloniale.File | Dimensione | Formato | |
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