Il presente contributo presenta i risultati di un laboratorio traduttivo condotto con gli studenti e le studentesse del corso di Lingua tedesca presso il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne dell’Università di Torino, in cui accanto alla traduzione condotta con strumenti “tradizionali” sia cartacei che online, si sono utilizzate anche alcune piattaforme traduttive basate sull’intelligenza artificiale, per confrontare e analizzare eventuali problemi e difformità rispetto al senso e alla resa dei testi di partenza. Ai partecipanti al corso sono stati inoltre somministrati due questionari, uno all’inizio e uno alla fine del corso, per vedere se e quali dispositivi conoscevano, quale uso ne avevano già fatto e qual era la loro opinione a riguardo. Dai questionari proposti e dal lavoro svolto in classe risulta che le piattaforme di traduzione online, come Google Traduttore e DeepL, sono certamente un aiuto per il lavoro del traduttore, ma non possono ancora sostituire del tutto le sue competenze. Allo stato attuale, infatti le traduzioni svolte con le piattaforme non sono ancora pienamente affidabili perché producono spesso testi d’arrivo inadeguati che occorre rivedere attraverso il lavoro di post-editing. Problemi traduttivi si presentano su vari livelli, sia lessicale che morfosintattico e stilistico, con rischio di appiattimento delle varietà di stile e di registro a causa di un minor rispetto della variazione e delle varianti oltre che di una minore creatività e sensibilità linguistica della macchina rispetto al traduttore umano.
Intelligenza artificiale e traduzione automatica nel contesto della formazione universitaria di lingua tedesca
Lucia Cinato
2023-01-01
Abstract
Il presente contributo presenta i risultati di un laboratorio traduttivo condotto con gli studenti e le studentesse del corso di Lingua tedesca presso il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne dell’Università di Torino, in cui accanto alla traduzione condotta con strumenti “tradizionali” sia cartacei che online, si sono utilizzate anche alcune piattaforme traduttive basate sull’intelligenza artificiale, per confrontare e analizzare eventuali problemi e difformità rispetto al senso e alla resa dei testi di partenza. Ai partecipanti al corso sono stati inoltre somministrati due questionari, uno all’inizio e uno alla fine del corso, per vedere se e quali dispositivi conoscevano, quale uso ne avevano già fatto e qual era la loro opinione a riguardo. Dai questionari proposti e dal lavoro svolto in classe risulta che le piattaforme di traduzione online, come Google Traduttore e DeepL, sono certamente un aiuto per il lavoro del traduttore, ma non possono ancora sostituire del tutto le sue competenze. Allo stato attuale, infatti le traduzioni svolte con le piattaforme non sono ancora pienamente affidabili perché producono spesso testi d’arrivo inadeguati che occorre rivedere attraverso il lavoro di post-editing. Problemi traduttivi si presentano su vari livelli, sia lessicale che morfosintattico e stilistico, con rischio di appiattimento delle varietà di stile e di registro a causa di un minor rispetto della variazione e delle varianti oltre che di una minore creatività e sensibilità linguistica della macchina rispetto al traduttore umano.File | Dimensione | Formato | |
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