La Corte costituzionale torna sui limiti all’emendabilità del decreto-legge in sede di conversione in legge

La sentenza 245 del 2022 della Corte costituzionale consente di tornare a riflettere sui limiti all’emendabilità del decreto-legge in sede di conversione in legge. Il saggio evidenzia il consolidamento della giurisprudenza costituzionale sul tema; sottolinea peraltro come in materia tributaria non sia sufficiente, perché vi sia omogeneità di contenuto tra le due fonti, il richiamo generico all’epigrafe del decreto-legge in sede di conversione, ma occorra anche, a garanzia della ratio democratica della riserva di legge di cui all’art. 23 della Costituzione, una più evidente omogeneità di contenuti. Judgment 245 of 2022 of the Constitutional Court allows to reflect on the limits to the amendments of the decree-law during its conversion into law. The essay highlights the consolidation of the constitutional jurisprudence on the subject; underlines however that in tax matters it is not sufficient, for there to be homogeneity of content between the two sources, the generic reference to the epigraph of the decree-law during the conversion, but it is also necessary, to guarantee the democratic ratio of the legal reserve of referred to in art. 23 of the Constitution, a more evident homogeneity of contents.