Alla fine degli anni Sessanta dell’Ottocento il comune di Torino, nell’intento di rispondere alle esigenze delle giovani di media e modesta estrazione sociale desiderose di acquisire i primi rudimenti di un mestiere, aprì una scuola complementare e una di disegno industriale, destinate a confluire in un unico istituto successivamente intitolato alla principessa Maria Laetitia di Savoia. Il programma della nuova scuola, articolata in diverse sezioni (commerciale, lavori donneschi, disegno industriale, telegrafia), prevedeva, accanto a discipline comuni, materie caratterizzanti ciascun curriculum. I dati statistici attestano una costante crescita delle iscrizioni indice del successo di un’iniziativa particolarmente apprezzata anche dalle realtà produttive del territorio. L’esperienza costituì un significativo termine di paragone per analoghi istituti sorti nella penisola come si evince dalle numerose richieste di informazioni giunte alle autorità municipali da varie parti del Regno. La scuola ottenne importanti riconoscimenti anche in occasione di esposizioni nazionali ed internazionali. Il ricco ed eterogeneo materiale, conservato presso l’archivio storico cittadino, offre un interessante spaccato sulla popolazione scolastica, sul profilo del personale docente e sull’evoluzione dell’offerta formativa in linea con una domanda sempre più diversificata, esito delle trasformazioni socio-economiche e dei progressi nel campo della scienza e della tecnica.
L'Istituto Maria Laetitia di Torino. Un percorso di formazione professionale per le giovani dei ceti medio-bassi all'indomani dell'Unità
Morandini M. C.
2023-01-01
Abstract
Alla fine degli anni Sessanta dell’Ottocento il comune di Torino, nell’intento di rispondere alle esigenze delle giovani di media e modesta estrazione sociale desiderose di acquisire i primi rudimenti di un mestiere, aprì una scuola complementare e una di disegno industriale, destinate a confluire in un unico istituto successivamente intitolato alla principessa Maria Laetitia di Savoia. Il programma della nuova scuola, articolata in diverse sezioni (commerciale, lavori donneschi, disegno industriale, telegrafia), prevedeva, accanto a discipline comuni, materie caratterizzanti ciascun curriculum. I dati statistici attestano una costante crescita delle iscrizioni indice del successo di un’iniziativa particolarmente apprezzata anche dalle realtà produttive del territorio. L’esperienza costituì un significativo termine di paragone per analoghi istituti sorti nella penisola come si evince dalle numerose richieste di informazioni giunte alle autorità municipali da varie parti del Regno. La scuola ottenne importanti riconoscimenti anche in occasione di esposizioni nazionali ed internazionali. Il ricco ed eterogeneo materiale, conservato presso l’archivio storico cittadino, offre un interessante spaccato sulla popolazione scolastica, sul profilo del personale docente e sull’evoluzione dell’offerta formativa in linea con una domanda sempre più diversificata, esito delle trasformazioni socio-economiche e dei progressi nel campo della scienza e della tecnica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.