Nel saggio si analizzano alcune opere inserite nella rivista samizdat "M.A.N.I", legata al Concettualismo moscovita e di cui furono realizzate in tutto cinque copie tra il 1981 e il 1984. In particolare, si prende in esame la commistione di parole e immagini, finalizzata a mettere in discussione il valore del linguaggio in quanto strumento di espressione autentico.
Rinuncia verbale come muta dilatazione dello spazio visivo: le sequenze fotografiche di M.A.N.I.
Roberta Sala
2016-01-01
Abstract
Nel saggio si analizzano alcune opere inserite nella rivista samizdat "M.A.N.I", legata al Concettualismo moscovita e di cui furono realizzate in tutto cinque copie tra il 1981 e il 1984. In particolare, si prende in esame la commistione di parole e immagini, finalizzata a mettere in discussione il valore del linguaggio in quanto strumento di espressione autentico.File in questo prodotto:
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