Il Trattato sull’Unione europea (TUE) afferma il principio della parità di genere e della non discriminazione (articolo 2). La Carta dei diritti fondamentali garantisce il diritto alla dignità delle persone (Titolo I) e all’uguaglianza (Titolo III). Include anche disposizioni specifiche sul diritto all’integrità fisica e mentale delle persone e vieta qualsiasi forma di discriminazione basata sul sesso. In particolare nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea sono rilevanti il diritto alla dignità umana (articolo 1), il diritto all’integrità della persona (articolo 3), il principio di non discriminazione, incluso il divieto della discriminazione fondata sul sesso (articolo 21), il diritto alla parità tra donne e uomini (articolo 23), il diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale (articolo 47) di cui ai titoli I “Dignità”, III “Uguaglianza” e VI “Giustizia”. Nonostante la relazione diretta tra la violenza domestica e l’uguaglianza di genere, la competenza dell’Unione a combattere la discriminazione sessuale ai sensi dell’articolo 19 del TFUE non è stata utilizzata come base giuridica per alcuna misura riguardante la violenza contro le donne. L’obiettivo dell’intervento dell’Unione è quello di fornire risorse agli Stati membri attraverso il sostegno finanziario e la creazione di competenze. La distribuzione di risorse dovrebbe potenzialmente svolgere un ruolo importante nell’espandere la capacità delle organizzazioni locali di combattere più efficacemente la violenza contro le donne; i benefici sono indiretti, in quanto si basano sulle attività nazionali esistenti in ciascuno Stato membro, piuttosto che sull’armonizzazione delle stesse attività tra Stati membri. Considerato che l’Unione non dispone di uno strumento specifico per proteggere le donne dalla violenza, sono stati istituiti due strumenti giuridici, che operano in ambiti diversi ambiti, per supportare le donne vittime di violenza: la direttiva 2011/99/UE sull’ordine di protezione europeo in materia penale ed il regolamento (UE) n. 606/2013 sul reciproco riconoscimento delle misure di protezione in materia civile.

Gli ordini di protezione europei

Margherita Salvadori
2023-01-01

Abstract

Il Trattato sull’Unione europea (TUE) afferma il principio della parità di genere e della non discriminazione (articolo 2). La Carta dei diritti fondamentali garantisce il diritto alla dignità delle persone (Titolo I) e all’uguaglianza (Titolo III). Include anche disposizioni specifiche sul diritto all’integrità fisica e mentale delle persone e vieta qualsiasi forma di discriminazione basata sul sesso. In particolare nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea sono rilevanti il diritto alla dignità umana (articolo 1), il diritto all’integrità della persona (articolo 3), il principio di non discriminazione, incluso il divieto della discriminazione fondata sul sesso (articolo 21), il diritto alla parità tra donne e uomini (articolo 23), il diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale (articolo 47) di cui ai titoli I “Dignità”, III “Uguaglianza” e VI “Giustizia”. Nonostante la relazione diretta tra la violenza domestica e l’uguaglianza di genere, la competenza dell’Unione a combattere la discriminazione sessuale ai sensi dell’articolo 19 del TFUE non è stata utilizzata come base giuridica per alcuna misura riguardante la violenza contro le donne. L’obiettivo dell’intervento dell’Unione è quello di fornire risorse agli Stati membri attraverso il sostegno finanziario e la creazione di competenze. La distribuzione di risorse dovrebbe potenzialmente svolgere un ruolo importante nell’espandere la capacità delle organizzazioni locali di combattere più efficacemente la violenza contro le donne; i benefici sono indiretti, in quanto si basano sulle attività nazionali esistenti in ciascuno Stato membro, piuttosto che sull’armonizzazione delle stesse attività tra Stati membri. Considerato che l’Unione non dispone di uno strumento specifico per proteggere le donne dalla violenza, sono stati istituiti due strumenti giuridici, che operano in ambiti diversi ambiti, per supportare le donne vittime di violenza: la direttiva 2011/99/UE sull’ordine di protezione europeo in materia penale ed il regolamento (UE) n. 606/2013 sul reciproco riconoscimento delle misure di protezione in materia civile.
2023
Misure di protezione contro gli abusi familiari. Aspetti civili e penali.
Giuffré
1
613
631
978-88-28-84901-8
https://shop.giuffre.it/024214634-misure-di-protezione-contro-gli-abusi-familiari
Azioni dell'Unione Europea per la protezione delle donne vittime di violenza - Ordine di protezione europea: diritto penale - Ordini di protezione nazionale e loro riconoscimento reciproco - criticità derivanti dalle diverse posizioni nazionali
Margherita Salvadori
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