Tema ricorrente nella sua scrittura di Tawada Yōko è la metamorfosi, intesa innanzitutto nel senso tradizionale di trasformazione del corpo, introduzione nella narrazione di un elemento meraviglioso che mette in crisi il concetto di soggettività forte. Tuttavia, altrettanto importanti nella sua opera sono le trasformazioni, le metamorfosi, che lei compie a livello linguistico, ibridando elementi semantici, grammaticali e sintattici delle sue due lingue: la madrelingua giapponese e quella di adozione, il tedesco. La strategia retorica di Tawada procede dunque in una doppia direzione: se da un lato sono i corpi, specialmente quelli femminili, che subiscono un processo di trasformazione, dall'altro è il linguaggio stesso che attraverso ibridazioni successive, viene completamente mutato per accrescerne le potenzialità espressive . Attraverso l'analisi di alcune fra le opere in lingua tedesca della scrittrice (Das Bad, 1989; Opium für Ovid, 2000; e di un testo poetico tratto da Abenteuer der Deutschen Grammatik, 2010) questo contributo intende mettere in luce come la metamorfosi si faccia processo che problematizza radicalmente l'identità del soggetto, e come tale processo si attui non solo a livello retorico, ma anche e soprattutto linguistico. L'esito è un incremento delle potenzialità espressive del testo, ora più che mai in grado di produrre nel lettore un effetto di straniamento che lo induca a riconsiderare la propria concezione della realtà e della cultura alla luce della nuova dimensione transnazionale, o globale, della contemporaneità.

Variazione poetica, metamorfosi, ibridazione linguistica: scritture del corpo e identità in trasformazione nell’opera di Tawada Yōko

Francesco Eugenio Barbieri
2014-01-01

Abstract

Tema ricorrente nella sua scrittura di Tawada Yōko è la metamorfosi, intesa innanzitutto nel senso tradizionale di trasformazione del corpo, introduzione nella narrazione di un elemento meraviglioso che mette in crisi il concetto di soggettività forte. Tuttavia, altrettanto importanti nella sua opera sono le trasformazioni, le metamorfosi, che lei compie a livello linguistico, ibridando elementi semantici, grammaticali e sintattici delle sue due lingue: la madrelingua giapponese e quella di adozione, il tedesco. La strategia retorica di Tawada procede dunque in una doppia direzione: se da un lato sono i corpi, specialmente quelli femminili, che subiscono un processo di trasformazione, dall'altro è il linguaggio stesso che attraverso ibridazioni successive, viene completamente mutato per accrescerne le potenzialità espressive . Attraverso l'analisi di alcune fra le opere in lingua tedesca della scrittrice (Das Bad, 1989; Opium für Ovid, 2000; e di un testo poetico tratto da Abenteuer der Deutschen Grammatik, 2010) questo contributo intende mettere in luce come la metamorfosi si faccia processo che problematizza radicalmente l'identità del soggetto, e come tale processo si attui non solo a livello retorico, ma anche e soprattutto linguistico. L'esito è un incremento delle potenzialità espressive del testo, ora più che mai in grado di produrre nel lettore un effetto di straniamento che lo induca a riconsiderare la propria concezione della realtà e della cultura alla luce della nuova dimensione transnazionale, o globale, della contemporaneità.
2014
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15
https://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/1159
Tawada Yoko, letteratura transculturale, metamorfosi
Francesco Eugenio Barbieri
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