La convocazione degli Stati Generali nella Francia del 1789 comportò un’autentica apertura dello spazio di discussione politica per quelli che presto sarebbero diventati i cittadini della repubblica francese, e per le cittadine? Da ormai più di trent’anni la storiografia della Rivoluzione francese si interroga sul ruolo svolto dalle donne negli eventi rivoluzionari, animando un vivace dibattito intorno al carattere emancipatorio o misogino della legislazione rivoluzionaria. Senza dubbio, anche le francesi si inserirono nell’agone politico animando un vivace dibattito attraverso la pubblicazione di pamphlets, brochures e affiches. Ma cosa significava per una donna del 1789 attraversare il confine di quello spazio pubblico tradizionalmente limitato ai soli uomini, come l’agone politico? Questo saggio si propone di indagare attraverso tre significativi cases studies i percorsi seguiti e gli ostacoli incontrati sul cammino della politica da tre cittadine engagées: Olympe de Gouges, Louise Félicité de Kéralio-Robert e Marie Madeleine Jodin. Olympe de Gouges, autrice ben nota della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, fu una prolifica autrice di pamphlets a partire dal 1788 e fino alla sua morte (avvenuta nel novembre 1793 proprio a causa di un’affiche contro Robespierre, nel quale veniva messa in discussione la forma repubblicana dello Stato). Louise Félicité de Keralio fu, invece, non solo la prima storica di Francia (secondo la definizione di Jacques Mallet du Pan), ma anche la prima caporedattrice di un quotidiano. Infine, Marie- Madeleine Jodin, fra le prime donne a rivendicare l’inutilità del trattamento correzionale contro la prostituzione, sostenendo al contrario la necessità di intervenire sulle ragioni economiche all’origine del fenomeno.
La politica, una questione di donne: Olympe de Gouges, Louise Félicité de Kéralio-Robert, Marie-Madeleine Jodin
Valentina AltopiediFirst
2023-01-01
Abstract
La convocazione degli Stati Generali nella Francia del 1789 comportò un’autentica apertura dello spazio di discussione politica per quelli che presto sarebbero diventati i cittadini della repubblica francese, e per le cittadine? Da ormai più di trent’anni la storiografia della Rivoluzione francese si interroga sul ruolo svolto dalle donne negli eventi rivoluzionari, animando un vivace dibattito intorno al carattere emancipatorio o misogino della legislazione rivoluzionaria. Senza dubbio, anche le francesi si inserirono nell’agone politico animando un vivace dibattito attraverso la pubblicazione di pamphlets, brochures e affiches. Ma cosa significava per una donna del 1789 attraversare il confine di quello spazio pubblico tradizionalmente limitato ai soli uomini, come l’agone politico? Questo saggio si propone di indagare attraverso tre significativi cases studies i percorsi seguiti e gli ostacoli incontrati sul cammino della politica da tre cittadine engagées: Olympe de Gouges, Louise Félicité de Kéralio-Robert e Marie Madeleine Jodin. Olympe de Gouges, autrice ben nota della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, fu una prolifica autrice di pamphlets a partire dal 1788 e fino alla sua morte (avvenuta nel novembre 1793 proprio a causa di un’affiche contro Robespierre, nel quale veniva messa in discussione la forma repubblicana dello Stato). Louise Félicité de Keralio fu, invece, non solo la prima storica di Francia (secondo la definizione di Jacques Mallet du Pan), ma anche la prima caporedattrice di un quotidiano. Infine, Marie- Madeleine Jodin, fra le prime donne a rivendicare l’inutilità del trattamento correzionale contro la prostituzione, sostenendo al contrario la necessità di intervenire sulle ragioni economiche all’origine del fenomeno.
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