La performance attoriale nel paesaggio mediale italiano del dopoguerra è caratterizzata da momenti e protagonisti di spiccata intermedialità. Il fenomeno non è sicuramente un’eccezione per l’Italia, dove tra le due guerre si avevano avuti altrettanti spazi di interazione tra media, specialmente alla luce del suono. L’equilibrio mediale del periodo, che vede ancora il cinema al centro della scena, è tuttavia rimesso in discussione dall’irruzione della televisione. Nella tensione tra piccolo e grande schermo per ridefinire le proprie specificità e la propria rilevanza nello spettacolo popolare, la ricostruzione delle parabole di alcuni protagonisti esemplari – Valentina Cortese e Marcello Mastroianni, Domenico Modugno e Mina – mostra come l’attore si offra come luogo centrale di questo scontro e di questa negoziazione ma anche spazio di una complessa rete di dinamiche mediali che non solo permettono di cogliere con maggior complessità la loro dimensione di protagonisti ma anche di gettare nuova luce sul paesaggio mediale italiano tra gli anni Cinquanta e Sessanta e sulle dinamiche tra cinema e televisione. Actor's performance in the post-war Italian media landscape is characterized by moments and protagonists of strong intermediality. The phenomenon is certainly not an exception in Italy, where between the two wars there had been many spaces for interaction between media, especially in the light of sound. The mediascape of the period still offers cinema in the center, but it is nevertheless called into question by the invasion of television. The tension between the small and the big screen is the occasion to redefine one's own specificities and relevance in popular entertainment. The reconstruction of the media experiences of some exemplary protagonists - Valentina Cortese and Marcello Mastroianni, Domenico Modugno and Mina - shows how the actor offers itself as a central place of this clash and this negotiation. This approach also let us discover a complex network of media dynamics that not only allow us to reconsider complexity of actor performance at the time but also to shed new light on the Italian media landscape between the 1950s and 1960s and on the dynamics between cinema and television.
Divi allo specchio. Intrecci tra televisione e cinema nell'Italia del dopoguerra
PAOLA VALENTINI
2021-01-01
Abstract
La performance attoriale nel paesaggio mediale italiano del dopoguerra è caratterizzata da momenti e protagonisti di spiccata intermedialità. Il fenomeno non è sicuramente un’eccezione per l’Italia, dove tra le due guerre si avevano avuti altrettanti spazi di interazione tra media, specialmente alla luce del suono. L’equilibrio mediale del periodo, che vede ancora il cinema al centro della scena, è tuttavia rimesso in discussione dall’irruzione della televisione. Nella tensione tra piccolo e grande schermo per ridefinire le proprie specificità e la propria rilevanza nello spettacolo popolare, la ricostruzione delle parabole di alcuni protagonisti esemplari – Valentina Cortese e Marcello Mastroianni, Domenico Modugno e Mina – mostra come l’attore si offra come luogo centrale di questo scontro e di questa negoziazione ma anche spazio di una complessa rete di dinamiche mediali che non solo permettono di cogliere con maggior complessità la loro dimensione di protagonisti ma anche di gettare nuova luce sul paesaggio mediale italiano tra gli anni Cinquanta e Sessanta e sulle dinamiche tra cinema e televisione. Actor's performance in the post-war Italian media landscape is characterized by moments and protagonists of strong intermediality. The phenomenon is certainly not an exception in Italy, where between the two wars there had been many spaces for interaction between media, especially in the light of sound. The mediascape of the period still offers cinema in the center, but it is nevertheless called into question by the invasion of television. The tension between the small and the big screen is the occasion to redefine one's own specificities and relevance in popular entertainment. The reconstruction of the media experiences of some exemplary protagonists - Valentina Cortese and Marcello Mastroianni, Domenico Modugno and Mina - shows how the actor offers itself as a central place of this clash and this negotiation. This approach also let us discover a complex network of media dynamics that not only allow us to reconsider complexity of actor performance at the time but also to shed new light on the Italian media landscape between the 1950s and 1960s and on the dynamics between cinema and television.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.