Il saggio approfondisce il tema dell’educazione al genere e alla sessualità (EGS), sottolineando la necessità che a scuola si analizzino queste questioni grazie alla quotidiana azione didattica degli insegnanti. Se a livello internazionale ed europeo da anni si evidenzia la necessità di un’educazione formale che non trascuri questi temi, di fatto in Italia permangono ancora molti tabu e spesso le persone giovani si autoeducano grazie al web e alla cultura dei pari. L’EGS rappresenta però l’antidoto a sessismo, crescenti episodi di violenza, omo-bi-lesbo-transfobia e malattie sessualmente trasmissibili. La ricerca ha più volte messo in luce il peso di queste dinamiche sulla vita delle persone e indicato possibili itinerari educativi da mettere in atto a scuola. Uno dei problemi principali è la totale mancanza di percorsi formativi iniziali e in itinere che approfondiscano modalità e temi di un’EGS che possa aprire orizzonti e consentire alle persone di vivere queste dimensioni della vita con libertà, spensieratezza e creatività. La difficoltà deriva in parte dalla polarizzazione del dibattito pubblico e politico in favorevoli e contrari, ma almeno sul piano pedagogico il focus deve essere sulle persone e su come migliorare la loro qualità di vita attraverso l’educazione. Questo saggio affronta queste questioni, proponendo un possibile itinerario di ricerca-formazione che sarà sviluppato con insegnanti di scuola secondaria di secondo grado in provincia di Torino: decostruire stereotipi e senso comune è cruciale per poter affrontare queste tematiche con rigore e in un’ottica di giustizia sociale.
Educare al genere e alla sessualità in adolescenza, oltre ogni tabu: qualche nota pedagogica
Valerio Ferrero
Co-first
;Nicole MessiCo-first
2023-01-01
Abstract
Il saggio approfondisce il tema dell’educazione al genere e alla sessualità (EGS), sottolineando la necessità che a scuola si analizzino queste questioni grazie alla quotidiana azione didattica degli insegnanti. Se a livello internazionale ed europeo da anni si evidenzia la necessità di un’educazione formale che non trascuri questi temi, di fatto in Italia permangono ancora molti tabu e spesso le persone giovani si autoeducano grazie al web e alla cultura dei pari. L’EGS rappresenta però l’antidoto a sessismo, crescenti episodi di violenza, omo-bi-lesbo-transfobia e malattie sessualmente trasmissibili. La ricerca ha più volte messo in luce il peso di queste dinamiche sulla vita delle persone e indicato possibili itinerari educativi da mettere in atto a scuola. Uno dei problemi principali è la totale mancanza di percorsi formativi iniziali e in itinere che approfondiscano modalità e temi di un’EGS che possa aprire orizzonti e consentire alle persone di vivere queste dimensioni della vita con libertà, spensieratezza e creatività. La difficoltà deriva in parte dalla polarizzazione del dibattito pubblico e politico in favorevoli e contrari, ma almeno sul piano pedagogico il focus deve essere sulle persone e su come migliorare la loro qualità di vita attraverso l’educazione. Questo saggio affronta queste questioni, proponendo un possibile itinerario di ricerca-formazione che sarà sviluppato con insegnanti di scuola secondaria di secondo grado in provincia di Torino: decostruire stereotipi e senso comune è cruciale per poter affrontare queste tematiche con rigore e in un’ottica di giustizia sociale.File | Dimensione | Formato | |
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