Dalla seconda metà del XIII secolo, i principi dell’area alpina occidentale si impegnarono in un’opera di programmazione territoriale volta a garantire assetti più efficienti ai rispettivi ambiti di proiezione politica, a partire dalla selezione dei centri frequentati e dalla scelta di dove localizzare le proprie dimore. In base al rapporto stabilito tra esse, fossero castelli o palazzi, e lo spazio urbano, è possibile individuare casistiche omogenee di interventi. Alcuni esempi sono evidenti nei loro esiti: è il caso dei complessi realizzati ex novo, dove le relazioni con il tessuto urbano risultano di immediata interpretazione. Altri invece previdero programmi più complessi, che contestualmente all’avvio del cantiere della nuova residenza operarono anche a scala urbana, al fine di modificare le relazioni spaziali tra l’abitato e il polo del potere signorile. Altri ancora registrano iniziative scalate nel tempo, dove a trasformarsi progressivamente fu o la struttura del borgo, in funzione della posizione individuata per la residenza, o alcuni tratti architettonici dell’edificio per meglio adattarsi al contesto.
La residenza del principe in rapporto agli spazi e alle assialità negli insediamenti dell'area a cavallo delle Alpi occidentali (secoli XIII-XV)
LUSSO, Enrico
2022-01-01
Abstract
Dalla seconda metà del XIII secolo, i principi dell’area alpina occidentale si impegnarono in un’opera di programmazione territoriale volta a garantire assetti più efficienti ai rispettivi ambiti di proiezione politica, a partire dalla selezione dei centri frequentati e dalla scelta di dove localizzare le proprie dimore. In base al rapporto stabilito tra esse, fossero castelli o palazzi, e lo spazio urbano, è possibile individuare casistiche omogenee di interventi. Alcuni esempi sono evidenti nei loro esiti: è il caso dei complessi realizzati ex novo, dove le relazioni con il tessuto urbano risultano di immediata interpretazione. Altri invece previdero programmi più complessi, che contestualmente all’avvio del cantiere della nuova residenza operarono anche a scala urbana, al fine di modificare le relazioni spaziali tra l’abitato e il polo del potere signorile. Altri ancora registrano iniziative scalate nel tempo, dove a trasformarsi progressivamente fu o la struttura del borgo, in funzione della posizione individuata per la residenza, o alcuni tratti architettonici dell’edificio per meglio adattarsi al contesto.| File | Dimensione | Formato | |
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