Iconico esponente della “psicologia collettiva”, Gustave Le Bon (1841-1931) è oggi ricordato soprattutto per la sua celebre Psicologia delle folle (1895). La tesi di fondo: quando si tramutano in “folla”, gli individui smettono di agire razionalmente e si abbandonano a istinti ancestrali. Ma che cosa significa agire “razionalmente”? Su questo punto, in apparenza semplice, il pensiero di Le Bon si rivela ricco di risvolti affascinanti e inaspettati. Muovendosi tra scritti di biologia, fisica (disciplina in cui Le Bon sfiorò il Nobel), filosofia, pedagogia, equitazione, l’autore ricostruisce la riflessione leboniana su conscio e inconscio, intelligenza e istinto. Sfere dai confini malfermi. Con un’ipotesi graffiante: e se fosse l’inconscio, a conti fatti, la nostra parte più razionale?
Inconscio e politica in Gustave Le Bon
Francesco Gallino
2021-01-01
Abstract
Iconico esponente della “psicologia collettiva”, Gustave Le Bon (1841-1931) è oggi ricordato soprattutto per la sua celebre Psicologia delle folle (1895). La tesi di fondo: quando si tramutano in “folla”, gli individui smettono di agire razionalmente e si abbandonano a istinti ancestrali. Ma che cosa significa agire “razionalmente”? Su questo punto, in apparenza semplice, il pensiero di Le Bon si rivela ricco di risvolti affascinanti e inaspettati. Muovendosi tra scritti di biologia, fisica (disciplina in cui Le Bon sfiorò il Nobel), filosofia, pedagogia, equitazione, l’autore ricostruisce la riflessione leboniana su conscio e inconscio, intelligenza e istinto. Sfere dai confini malfermi. Con un’ipotesi graffiante: e se fosse l’inconscio, a conti fatti, la nostra parte più razionale?File | Dimensione | Formato | |
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