Breve introduzione al volume scritta a più mani dai curatori del volume. Il volume, edito con il patrocinio del Ministero degli affari esteri (MAE) e del Consolato generale d'Italia a Barcellona, ospita la sezione monografica Cinema italiano: pratiche e tecniche a cura di Federico Pierotti, Paola Valentini, Federico Vitella, che raccoglie oltre trenta contributi originali di studiosi di diverse nazionalità e offre l’occasione per fare il punto su un aspetto cruciale del cinema italiano: la dimensione tecnologica e materiale. Quasi sempre trascurata, sia per difficoltà storico-metodologiche che per il persistere di vecchi pregiudizi idealistici, la tecnica è invece in grado di mostrare il cinema italiano, e in generale il suo paesaggio mediale di riferimento, in una prospettiva inedita e più complessa. Riprendendo una ormai classica distinzione dello studioso american Rick Altman, i contributi ospitati all'interno della sezione gettano luce sia sulla parte “hardware” del fenomeno (quella relativa alle innovazioni, ai cambiamenti tecnologici, alle macchine e agli aspetti economici), sia sulla parte “software” (relativa alle tecniche, agli stili, ai modelli testuali e narrativi che sempre accompagnano le tecnologie). In questa prospettiva, risulta di particolare interesse anche la seconda parte della sezione, in cui viene fatta luce su alcuni profili professionali e mestieri nascosti, talvolta dimenticati – dal maestro d’armi al fotografo di scena, dal fonico al cartellonista – e su alcuni film più o meno noti, riletti alla luce delle tecniche e delle pratiche che ne hanno permesso la realizzazione. Introduction to the volume written by the volume curators. The volume, published under the patronage of the Ministry of Foreign Affairs (MAE) and the General Consulate of Italy in Barcelona, ​​hosts the monographic section: Italian Cinema: practices and techniques edited by Federico Pierotti, Paola Valentini, Federico Vitella. There are thirty original contributions by scholars of different nationalities and it offers the opportunity to focus on a crucial aspect of Italian cinema: the technological and material dimension. Almost always neglected, both for historical-methodological difficulties and for the persistence of old idealistic prejudices, the technique is instead able to show the Italian cinema, and in general its media landscape of reference, in an unprecedented and more complex perspective. Taking the classic distinction used by theorician Rick Altman, the contributions assembled within the section shed light on both the "hardware" part of the phenomenon (the one concerning innovations, technological changes, machines and economic aspects), and on the part "Software" (related to the techniques, styles, textual and narrative models that always accompany the technologies). In this perspective, the second part of the section is also of particular interest: there are studies on some hidden professional profiles and trades, sometimes forgotten - from the master of arms to the stage photographer, from the sound engineer to the poster designer, and on some movies, more or less known, that are re-read in light of the techniques and practices that have enabled its realization.

Introduzione a Cinema italiano: tecniche e pratiche. pp.1-315. In QUADERNI DEL CSCI - ISSN:1885-1975

Paola Valentini
;
2017-01-01

Abstract

Breve introduzione al volume scritta a più mani dai curatori del volume. Il volume, edito con il patrocinio del Ministero degli affari esteri (MAE) e del Consolato generale d'Italia a Barcellona, ospita la sezione monografica Cinema italiano: pratiche e tecniche a cura di Federico Pierotti, Paola Valentini, Federico Vitella, che raccoglie oltre trenta contributi originali di studiosi di diverse nazionalità e offre l’occasione per fare il punto su un aspetto cruciale del cinema italiano: la dimensione tecnologica e materiale. Quasi sempre trascurata, sia per difficoltà storico-metodologiche che per il persistere di vecchi pregiudizi idealistici, la tecnica è invece in grado di mostrare il cinema italiano, e in generale il suo paesaggio mediale di riferimento, in una prospettiva inedita e più complessa. Riprendendo una ormai classica distinzione dello studioso american Rick Altman, i contributi ospitati all'interno della sezione gettano luce sia sulla parte “hardware” del fenomeno (quella relativa alle innovazioni, ai cambiamenti tecnologici, alle macchine e agli aspetti economici), sia sulla parte “software” (relativa alle tecniche, agli stili, ai modelli testuali e narrativi che sempre accompagnano le tecnologie). In questa prospettiva, risulta di particolare interesse anche la seconda parte della sezione, in cui viene fatta luce su alcuni profili professionali e mestieri nascosti, talvolta dimenticati – dal maestro d’armi al fotografo di scena, dal fonico al cartellonista – e su alcuni film più o meno noti, riletti alla luce delle tecniche e delle pratiche che ne hanno permesso la realizzazione. Introduction to the volume written by the volume curators. The volume, published under the patronage of the Ministry of Foreign Affairs (MAE) and the General Consulate of Italy in Barcelona, ​​hosts the monographic section: Italian Cinema: practices and techniques edited by Federico Pierotti, Paola Valentini, Federico Vitella. There are thirty original contributions by scholars of different nationalities and it offers the opportunity to focus on a crucial aspect of Italian cinema: the technological and material dimension. Almost always neglected, both for historical-methodological difficulties and for the persistence of old idealistic prejudices, the technique is instead able to show the Italian cinema, and in general its media landscape of reference, in an unprecedented and more complex perspective. Taking the classic distinction used by theorician Rick Altman, the contributions assembled within the section shed light on both the "hardware" part of the phenomenon (the one concerning innovations, technological changes, machines and economic aspects), and on the part "Software" (related to the techniques, styles, textual and narrative models that always accompany the technologies). In this perspective, the second part of the section is also of particular interest: there are studies on some hidden professional profiles and trades, sometimes forgotten - from the master of arms to the stage photographer, from the sound engineer to the poster designer, and on some movies, more or less known, that are re-read in light of the techniques and practices that have enabled its realization.
2017
13
10
12
Cinema italiano; Tecnologia; Italian cinema; Technology
Paola Valentini; Federico Pierotti; Federico Vitella
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1934156
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