Nitani è un impiegato ambizioso e ligio al dovere; Oshio una sua giovane e brillante collega. Tra una pausa pranzo a base di noodles precotti e una sessione di straordinari, i due si ritrovano accomunati dall’antipatia nei confronti di un’altra dipendente, Ashikawa, colpevole ai loro occhi di fare solo il minimo indispensabile e di non meritarsi lo stipendio. È soprattutto Oshio a mal tollerarla, anche perché le sue uscite anticipate la obbligano a lavorare per due. Nitani, invece, nonostante non la stimi e condivida il proposito di Oshio di mobbizzarla, vede in Ashikawa una possibile moglie ideale, la donna debole e indifesa con cui accontentare la pressante richiesta di convolare a nozze che gli arriva dalla sua famiglia. I due cominciano a frequentarsi in modo clandestino e Ashikawa, per farsi perdonare dai colleghi le frequenti assenze, prende l’abitudine di portare in ufficio dei deliziosi dolci fatti in casa. In una società in cui i ritmi professionali sono spesso disumani, tanto da condannare molte persone alla solitudine, quella di Ashikawa diventa una scelta di vita rivoluzionaria: il tentativo di sottrarsi alle consuetudini di un mondo che usa la tradizionale etica del lavoro per giustificare sfruttamento e molestie, e insieme l’affermazione della cura di sé e degli altri, anche attraverso la cucina come l’unica strada per essere felici e trovare l’amore.
Le delizie della signorina Ashikawa (Oishii gohan ga taberaremasu youni, trad. it. di Anna Specchio), Takase Junko, Marsilio, 2023
Anna Specchio
2023-01-01
Abstract
Nitani è un impiegato ambizioso e ligio al dovere; Oshio una sua giovane e brillante collega. Tra una pausa pranzo a base di noodles precotti e una sessione di straordinari, i due si ritrovano accomunati dall’antipatia nei confronti di un’altra dipendente, Ashikawa, colpevole ai loro occhi di fare solo il minimo indispensabile e di non meritarsi lo stipendio. È soprattutto Oshio a mal tollerarla, anche perché le sue uscite anticipate la obbligano a lavorare per due. Nitani, invece, nonostante non la stimi e condivida il proposito di Oshio di mobbizzarla, vede in Ashikawa una possibile moglie ideale, la donna debole e indifesa con cui accontentare la pressante richiesta di convolare a nozze che gli arriva dalla sua famiglia. I due cominciano a frequentarsi in modo clandestino e Ashikawa, per farsi perdonare dai colleghi le frequenti assenze, prende l’abitudine di portare in ufficio dei deliziosi dolci fatti in casa. In una società in cui i ritmi professionali sono spesso disumani, tanto da condannare molte persone alla solitudine, quella di Ashikawa diventa una scelta di vita rivoluzionaria: il tentativo di sottrarsi alle consuetudini di un mondo che usa la tradizionale etica del lavoro per giustificare sfruttamento e molestie, e insieme l’affermazione della cura di sé e degli altri, anche attraverso la cucina come l’unica strada per essere felici e trovare l’amore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.