Dai tempi del glotto-kit (Gensini-Vedovelli 1982) si sa che gli intervistati hanno una discreta consapevolezza dell’estensione e profondità del loro lessico; le successive analisi condotte su corpora di parlato e di scritto hanno corroborato i dati raccolti con quella specie di «esame di coscienza» lessicale. Molto più problematica appare invece negli italofoni, e in particolare negli studenti universitari di lingue straniere, la consapevolezza di avere di fronte una collocazione ristretta in lingua italiana, cioè «una combinazione di parole soggetta a una restrizione lessicale, per cui la scelta di una specifica parola (il collocato) per esprimere un determinato significato, è condizionata da una seconda parola (la base) alla quale questo significato è riferito» Jezˇek (2005, 178; cfr. anche Marello 1996, 202-206 che già affrontava la questione dell’insegnamento delle collocazioni italiane a nativi e non nativi). Si presenta qui un esperimento condotto con studenti e studentesse italofoni/e di un corso di laurea magistrale di Lingue sollecitati/e a ricercare collocazioni ristrette nel Canadian Hansard Corpus. Partendo da testi inglesi, hanno abbinato le collocazioni individuate con quelle francesi nella traduzione e hanno fornito un corrispondente italiano. Le identificazioni più comuni fra gli/le universitari/e e gli abbinamenti più riusciti sono stati quelli relativi a collocazioni frequenti e somiglianti a quelle italiane, oppure a modi di dire della cultura occidentale, o a collocazioni specialistiche del dibattito parlamentare e in generale del discorso in pubblico. A survey of the findings by Italian university students of modern languages in search of restricted collocations in the Canadian Hansard Corpus. Starting mainly from English texts, they match detected collocations with translations into French parallel texts and provide an Italian equivalent collocation. Best identifications and matchings appear to be determined either by high frequency collocations (e.g. to cover the costs) similar to Italian ones, or by idioms common to Western culture (e.g. to take the bull by the horns), or by specialised collocations relative to discourse moves in parliamentary debate (e.g. to open a debate, to cast a vote).

Il senso delle collocazioni ristrette in studenti italiani

Marello Carla
2023-01-01

Abstract

Dai tempi del glotto-kit (Gensini-Vedovelli 1982) si sa che gli intervistati hanno una discreta consapevolezza dell’estensione e profondità del loro lessico; le successive analisi condotte su corpora di parlato e di scritto hanno corroborato i dati raccolti con quella specie di «esame di coscienza» lessicale. Molto più problematica appare invece negli italofoni, e in particolare negli studenti universitari di lingue straniere, la consapevolezza di avere di fronte una collocazione ristretta in lingua italiana, cioè «una combinazione di parole soggetta a una restrizione lessicale, per cui la scelta di una specifica parola (il collocato) per esprimere un determinato significato, è condizionata da una seconda parola (la base) alla quale questo significato è riferito» Jezˇek (2005, 178; cfr. anche Marello 1996, 202-206 che già affrontava la questione dell’insegnamento delle collocazioni italiane a nativi e non nativi). Si presenta qui un esperimento condotto con studenti e studentesse italofoni/e di un corso di laurea magistrale di Lingue sollecitati/e a ricercare collocazioni ristrette nel Canadian Hansard Corpus. Partendo da testi inglesi, hanno abbinato le collocazioni individuate con quelle francesi nella traduzione e hanno fornito un corrispondente italiano. Le identificazioni più comuni fra gli/le universitari/e e gli abbinamenti più riusciti sono stati quelli relativi a collocazioni frequenti e somiglianti a quelle italiane, oppure a modi di dire della cultura occidentale, o a collocazioni specialistiche del dibattito parlamentare e in generale del discorso in pubblico. A survey of the findings by Italian university students of modern languages in search of restricted collocations in the Canadian Hansard Corpus. Starting mainly from English texts, they match detected collocations with translations into French parallel texts and provide an Italian equivalent collocation. Best identifications and matchings appear to be determined either by high frequency collocations (e.g. to cover the costs) similar to Italian ones, or by idioms common to Western culture (e.g. to take the bull by the horns), or by specialised collocations relative to discourse moves in parliamentary debate (e.g. to open a debate, to cast a vote).
2023
Intorno al senso Scritti di filosofia del linguaggio, di linguistica e di linguistica educativa
Quodlibet
89
101
9788822914279
restricted collocations, Canadian Hansard Corpus, English verb - noun collocations, English verb – adverb collocations, elicited Italian collocations
Marello Carla
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
il senso delle collocazioni.docx

Accesso aperto

Descrizione: copia dell'autore
Tipo di file: POSTPRINT (VERSIONE FINALE DELL’AUTORE)
Dimensione 58.56 kB
Formato Microsoft Word XML
58.56 kB Microsoft Word XML Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1943111
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact