L'edizione critica del testo di Mazzolari è preceduta da una ampia introduzione di Marta Margotti che ricostruisce le vicende della redazione del volume tra il 1956 e il 1957 e della mancata pubblicazione del libro. La stesura del libro fu affidata a don Primo Mazzolari da mons. Ferdinando Baldelli, presidente della potente Pontificia opera assistenza. Mazzolari si recò più volte a Roma per consultare le carte della Poa. Terminato e inviato a Baldelli, il testo fu dattiloscritto a Roma e poi rivisto da Mazzolari. Nonostante le richieste del parroco di Bozzolo e le rassicurazioni della Poa, il dattiloscritto definitivo rimase chiuso negli archivi romani. Dalla consultazione dei fondi conservati all’Archivio apostolico vaticano e al Dicastero della dottrina della fede (dove sono depositate le carte del Sant’Offizio), ora aperti alla consultazione per il pontificato di Pio XII, risultano evidenti le ragioni della censura del libro scritto da Mazzolari proprio nei mesi in cui si aggravava la vigilanza delle istituzioni ecclesiastiche sulla sua predicazione e sulle sue iniziative editoriali (in particolare, sul quindicinale «Adesso»).
Primo Mazzolari, La carità ha vinto la guerra
Margotti, Marta
In corso di stampa
Abstract
L'edizione critica del testo di Mazzolari è preceduta da una ampia introduzione di Marta Margotti che ricostruisce le vicende della redazione del volume tra il 1956 e il 1957 e della mancata pubblicazione del libro. La stesura del libro fu affidata a don Primo Mazzolari da mons. Ferdinando Baldelli, presidente della potente Pontificia opera assistenza. Mazzolari si recò più volte a Roma per consultare le carte della Poa. Terminato e inviato a Baldelli, il testo fu dattiloscritto a Roma e poi rivisto da Mazzolari. Nonostante le richieste del parroco di Bozzolo e le rassicurazioni della Poa, il dattiloscritto definitivo rimase chiuso negli archivi romani. Dalla consultazione dei fondi conservati all’Archivio apostolico vaticano e al Dicastero della dottrina della fede (dove sono depositate le carte del Sant’Offizio), ora aperti alla consultazione per il pontificato di Pio XII, risultano evidenti le ragioni della censura del libro scritto da Mazzolari proprio nei mesi in cui si aggravava la vigilanza delle istituzioni ecclesiastiche sulla sua predicazione e sulle sue iniziative editoriali (in particolare, sul quindicinale «Adesso»).
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
