Lo sviluppo dei modelli di orientamento ha visto negli anni un progressivo accentuarsi della componente educativo-formativa. Si è transitati infatti da approcci centrati esclusivamente sulla diagnosi di attitudini, interessi, predisposizioni, e sulla trasmissione di informazioni, in cui l’esperto ha un ruolo centrale e la persona orientata assume un ruolo di recettore passivo, a modelli focalizzati sulla persona che viene formata perché diventi capace di auto-orientarsi [Guglielmi e Chiesa 2021]. In questi ultimi modelli l’esperto assume il ruolo di facilitatore, che ha il compito di stimolare lo sviluppo di specifiche competenze di riflessione e analisi. In tale processo educativo la scuola è pienamente coinvolta, nel favorire negli allievi la progressiva presa coscienza di sé, dei propri interessi, valori, desideri, attese, modelli e la capacità di analizzare le caratteristiche del proprio ambiente di vita, nella costruzione del proprio progetto futuro. L’educazione, come accompagnamento verso la maturità personale, è quindi inscindibile dal processo orientativo, in cui acquisisce una funzione fondamentale l’agire consapevole e intenzionale dell’adulto. In quest’ottica e su impulso europeo, anche la normativa azionale italiana ha da tempo affermato il ruolo orientativo della scuola, introducendo il concetto di «didattica orientativa». In questo contributo, si ripercorreranno i principali passaggi teorici e gli atti normativi in merito, per poi illustrare le concezioni, i modelli e i traguardi attuali della didattica orientativa e fornire alcuni spunti didattici.
La didattica orientativa
Paola Ricchiardi;Simone Giusti;Marina Marchisio Conte;Alice Barana;Matteo Sacchet
2024-01-01
Abstract
Lo sviluppo dei modelli di orientamento ha visto negli anni un progressivo accentuarsi della componente educativo-formativa. Si è transitati infatti da approcci centrati esclusivamente sulla diagnosi di attitudini, interessi, predisposizioni, e sulla trasmissione di informazioni, in cui l’esperto ha un ruolo centrale e la persona orientata assume un ruolo di recettore passivo, a modelli focalizzati sulla persona che viene formata perché diventi capace di auto-orientarsi [Guglielmi e Chiesa 2021]. In questi ultimi modelli l’esperto assume il ruolo di facilitatore, che ha il compito di stimolare lo sviluppo di specifiche competenze di riflessione e analisi. In tale processo educativo la scuola è pienamente coinvolta, nel favorire negli allievi la progressiva presa coscienza di sé, dei propri interessi, valori, desideri, attese, modelli e la capacità di analizzare le caratteristiche del proprio ambiente di vita, nella costruzione del proprio progetto futuro. L’educazione, come accompagnamento verso la maturità personale, è quindi inscindibile dal processo orientativo, in cui acquisisce una funzione fondamentale l’agire consapevole e intenzionale dell’adulto. In quest’ottica e su impulso europeo, anche la normativa azionale italiana ha da tempo affermato il ruolo orientativo della scuola, introducendo il concetto di «didattica orientativa». In questo contributo, si ripercorreranno i principali passaggi teorici e gli atti normativi in merito, per poi illustrare le concezioni, i modelli e i traguardi attuali della didattica orientativa e fornire alcuni spunti didattici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.