Il giovane apprendista e il vecchio maestro: Fernando Ortiz e Cesare Lombroso

L’esistenza di una relazione tra Fernando Ortiz (1881-1969), uno dei più importanti intellettuali cubani del XX secolo, e l’italiano Cesare Lombroso (1835-1909), il controverso padre dell’antropologia criminale, è ben nota. Per la prima volta, tuttavia, utilizzando la corrispondenza tra Ortiz, Lombroso e Carlo Edmondo Mariani, segretario del criminologo, questa relazione viene esplorata in profondità. Breve e limitato, il legame tra il giovane avvocato e l’anziano professore si rivela per molti versi il frutto artificiale di due generazioni troppo distanti. Per Ortiz fu un tentativo di accreditarsi come studioso; Lombroso vi vide la possibilità di rafforzare il ruolo dell’antropologia criminale nelle strutture poliziesche di uno Stato ancora in costruzione. Tra i due, quello che trasse maggior vantaggio dal rapporto fu Lombroso, che ebbe in Ortiz, per anni, un seguace entusiasta nell’isola caraibica e ricevette alcuni oggetti rituali dei culti afro-cubani, oggi conservati nel museo torinese.