È lecito domandarsi se in questi anni, oltre a essere cambiata la rappresentazione dello sport e della disabilità, sia cambiato anche quello che si ricerca in una realtà sportiva. Cosa cercano gli atleti con disabilità che si avvicinano al contesto sportivo? Come si integrano queste esperienze sportive con i percorsi di riabilitazione e di cura delle persone? Che tipo di prospettive possono prevedere le persone per stimare l’impatto che lo sport può avere sulla qualità della propria vita? E soprattutto, cosa pensano le persone giovani che hanno come riferimento campioni sportivi olimpici o paralimpici? Quanto un percorso di vita integrato tra i vari attori deve tenere insieme anche la parte ludica sportiva come progetto verso l’autonomia, l’indipendenza e la crescita dell’individuo? In tale processo la coesione di squadra è ancora un collante sociale, capace anche di promuovere la salute del giocatore?
Giocando si diventa in-super-abili
Cristina O. Mosso
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2023-01-01
Abstract
È lecito domandarsi se in questi anni, oltre a essere cambiata la rappresentazione dello sport e della disabilità, sia cambiato anche quello che si ricerca in una realtà sportiva. Cosa cercano gli atleti con disabilità che si avvicinano al contesto sportivo? Come si integrano queste esperienze sportive con i percorsi di riabilitazione e di cura delle persone? Che tipo di prospettive possono prevedere le persone per stimare l’impatto che lo sport può avere sulla qualità della propria vita? E soprattutto, cosa pensano le persone giovani che hanno come riferimento campioni sportivi olimpici o paralimpici? Quanto un percorso di vita integrato tra i vari attori deve tenere insieme anche la parte ludica sportiva come progetto verso l’autonomia, l’indipendenza e la crescita dell’individuo? In tale processo la coesione di squadra è ancora un collante sociale, capace anche di promuovere la salute del giocatore?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.