SPEAKING OF "BUREAUCRATIC ARCHAEOLOGY. STATE, SCIENCE, AND PAST IN POSTCOLONIAL INDIA" BY ASHISH AVIKUNTHAK

Negli ultimi decenni, l’archeologia ha assunto un ruolo centrale nella legittimazione di discorsi nazionalisti e imperialisti, utilizzando i materiali del passato per consolidare identità, tracciare confini culturali e definire rapporti di potere. Il testo esplora il fenomeno dell’uso politico dei reperti archeologici, con particolare attenzione ai “patrimoni difficili” e ai conflitti identitari che ne derivano. Il caso della distruzione della moschea di Babri ad Ayodhya nel 1992, analizzato nel libro di Avikunthak, evidenzia come l’archeologia possa diventare strumento di violenza e divisione, alimentata dall’ideologia dell’Hindutva. Partendo dal libro "Bureaucratic Archaeology", dell'antropologo Ashish Avikunthak, questo articolo discute di come l'archeologia possa essere coinvolta in processi di politicizzazione della storia, di creazione di narrazioni e memorie nello spazio pubblico.