La poesia russa postmoderna presenta un forte valore, oltre che artistico, di critica sociale, in parte legato all’evoluzione peculiare della letteratura nel corso del secolo scorso. La presenza della censura sovietica, infatti, a partire dagli anni del ‘disgelo’ favorisce la nascita di un sottosuolo artistico particolarmente produttivo, al cui interno si rende possibile la diffusione clandestina dei testi vietati. Attraverso l’analisi delle modalità di riscoperta e pubblicazione delle opere 'underground' dopo il crollo dell’URSS, il mio articolo si focalizza sul mutamento del ruolo del poeta tra gli anni del ‘disgelo’ e il periodo post-sovietico. A questo proposito, prenderò in esame la produzione clandestina degli artisti Transfuristi, legata alla rivista samizdat «Transponans» (1979-1987). Considerando il valore della tematica del vuoto e del concetto di irfaerismo nelle loro opere, presenterò alcuni componimenti in cui la sperimentazione poetica a livello visivo e sonoro si traduce nell’elaborazione di un linguaggio universale della postmodernità, svincolato da possibili connotazioni ideologiche. Grazie al processo di ‘ri-scrittura’ dei testi nella stampa ufficiale, i principi filosofici alla base della produzione transfurista si riflettono sulla coscienza culturale post-sovietica; allo stesso tempo, essi testimoniano la profonda connessione esistente tra avanguardie, Realismo Socialista e poesia dissidente.

L'incanto verbo-visuale dell'underground russo. Uno studio del vuoto nei versi transfuristi

Roberta Sala
2023-01-01

Abstract

La poesia russa postmoderna presenta un forte valore, oltre che artistico, di critica sociale, in parte legato all’evoluzione peculiare della letteratura nel corso del secolo scorso. La presenza della censura sovietica, infatti, a partire dagli anni del ‘disgelo’ favorisce la nascita di un sottosuolo artistico particolarmente produttivo, al cui interno si rende possibile la diffusione clandestina dei testi vietati. Attraverso l’analisi delle modalità di riscoperta e pubblicazione delle opere 'underground' dopo il crollo dell’URSS, il mio articolo si focalizza sul mutamento del ruolo del poeta tra gli anni del ‘disgelo’ e il periodo post-sovietico. A questo proposito, prenderò in esame la produzione clandestina degli artisti Transfuristi, legata alla rivista samizdat «Transponans» (1979-1987). Considerando il valore della tematica del vuoto e del concetto di irfaerismo nelle loro opere, presenterò alcuni componimenti in cui la sperimentazione poetica a livello visivo e sonoro si traduce nell’elaborazione di un linguaggio universale della postmodernità, svincolato da possibili connotazioni ideologiche. Grazie al processo di ‘ri-scrittura’ dei testi nella stampa ufficiale, i principi filosofici alla base della produzione transfurista si riflettono sulla coscienza culturale post-sovietica; allo stesso tempo, essi testimoniano la profonda connessione esistente tra avanguardie, Realismo Socialista e poesia dissidente.
2023
80
17
32
Poesia russa, underground, Transfurismo russo, irfaerismo, vakuum
Roberta Sala
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1949525
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