Il contributo trae ispirazione da un’osservazione del Prof. Mario Grandi, che, in un saggio del 2007, sottolineava come il diritto sociale europeo, muovendo «nella direzione della promozione di mercati del lavoro flessibili e inclusivi», svolgesse un’essenziale «missione di civiltà», consistente nella difesa e promozione della persona nel lavoro. Nel cono d’ombra del diritto del lavoro europeo rientra la normativa nazionale in materia di licenziamenti collettivi, la quale è stata di recente interessata, in una fase di generale ripensamento (o, se vogliamo, di affievolimento) delle garanzie in punto di stabilità del rapporto di lavoro, da significative variazioni, che hanno investito tanto il profilo procedurale quanto quello rimediale, ingenerando dubbi di compatibilità con il quadro euro-unitario. Lo scopo del presente scritto è quindi di sondare la coerenza dell’attuale assetto della disciplina del licenziamento collettivo in Italia con la “missione” della direttiva 98/59/CE, previa messa a fuoco degli interessi (individuali e/o collettivi) protetti e degli strumenti (sostanziali e/o processuali) contemplati da quest’ultima.
La “missione di civiltà” del diritto sociale europeo e il nuovo assetto dei licenziamenti collettivi in Italia: rileggendo Mario Grandi
Giovanni Gaudio;
2020-01-01
Abstract
Il contributo trae ispirazione da un’osservazione del Prof. Mario Grandi, che, in un saggio del 2007, sottolineava come il diritto sociale europeo, muovendo «nella direzione della promozione di mercati del lavoro flessibili e inclusivi», svolgesse un’essenziale «missione di civiltà», consistente nella difesa e promozione della persona nel lavoro. Nel cono d’ombra del diritto del lavoro europeo rientra la normativa nazionale in materia di licenziamenti collettivi, la quale è stata di recente interessata, in una fase di generale ripensamento (o, se vogliamo, di affievolimento) delle garanzie in punto di stabilità del rapporto di lavoro, da significative variazioni, che hanno investito tanto il profilo procedurale quanto quello rimediale, ingenerando dubbi di compatibilità con il quadro euro-unitario. Lo scopo del presente scritto è quindi di sondare la coerenza dell’attuale assetto della disciplina del licenziamento collettivo in Italia con la “missione” della direttiva 98/59/CE, previa messa a fuoco degli interessi (individuali e/o collettivi) protetti e degli strumenti (sostanziali e/o processuali) contemplati da quest’ultima.File | Dimensione | Formato | |
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Biasi Gaudio (2020) La missione di civilità del diritto sociale europeo e il nuovo assetto dei licenziamenti collettivi in Italia_rileggendo Mario Grandi.pdf
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