Si tratta della recensione del libro dello storico americano Anthony Grafton. Facendo dialogare Intellectual History e storia del libro, l’autore entra nel vivo delle pratiche di elaborazione e produzione della cultura umanistica, con esempi che ritraggono studiosi, eruditi, bibliotecari, paleografi in luoghi diversi d’Europa (in particolare in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda), tra XV e XVII secolo, sia nella solitudine del loro studio, a contatto con classici latini e greci, sia fianco fianco con copisti, stampatori, correttori, traduttori, mentre seguono il lavoro in tipografia, a dimostrazione che attività intellettuale e attività manuale sono profondamente connesse. Si tratta di temi cari allo studioso americano, che al mondo degli umanisti e al loro modo di procedere nella costruzione dei loro testi, ha dedicato saggi fondamentali, tra cui le biografie di Leon Battista Alberti, Girolamo Cardano, Joseph Justus Scaligero, o gli studi sulle pratiche erudite quali l’organizzazione delle note a piè di pagina, la falsificazione dei documenti, la formazione delle le biblioteche degli studiosi e il loro modo di lasciare traccia delle loro letture nei marginalia.

Anthony Grafton, Inky fingers. The making of books in early modern Europe, Cambridge (Mass), Harvard University Press, 2020

L. Braida
2022-01-01

Abstract

Si tratta della recensione del libro dello storico americano Anthony Grafton. Facendo dialogare Intellectual History e storia del libro, l’autore entra nel vivo delle pratiche di elaborazione e produzione della cultura umanistica, con esempi che ritraggono studiosi, eruditi, bibliotecari, paleografi in luoghi diversi d’Europa (in particolare in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda), tra XV e XVII secolo, sia nella solitudine del loro studio, a contatto con classici latini e greci, sia fianco fianco con copisti, stampatori, correttori, traduttori, mentre seguono il lavoro in tipografia, a dimostrazione che attività intellettuale e attività manuale sono profondamente connesse. Si tratta di temi cari allo studioso americano, che al mondo degli umanisti e al loro modo di procedere nella costruzione dei loro testi, ha dedicato saggi fondamentali, tra cui le biografie di Leon Battista Alberti, Girolamo Cardano, Joseph Justus Scaligero, o gli studi sulle pratiche erudite quali l’organizzazione delle note a piè di pagina, la falsificazione dei documenti, la formazione delle le biblioteche degli studiosi e il loro modo di lasciare traccia delle loro letture nei marginalia.
2022
Italiano
Comitato scientifico
134
3
1037
1043
7
Umanisti; Europa; editoria; Intellectual History; storia del libro; Cinquecento; Seicento
no
2 – prodotto con deroga d’ufficio (SOLO se editore non consente/non ha risposto)
reserved
03-CONTRIBUTO IN RIVISTA::03D-Recensione in Rivista
L. Braida
263
1
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