L'articolo offre una panoramica al contempo soggettiva e tendenzialmente esaustiva delle riflessioni emerse nel convegno Chi ha paura del teatro digitale (Cortona, 19-21 luglio 2023). L'autore mette in rilievo l’obsolescenza a cui la nozione di "teatro digitale" è soggetta, invitando a costanti problematizzazioni e riposizionamenti, sottolineando contestualmente alcuni aspetti caratterizzanti l'esperienza digitale. La consapevolezza storica diviene essenziale per una lettura dei processi che portano al dibattito odierno sul teatro digitale, anche e soprattutto, per quanto riguarda la storia teatrale, come giacimento digitale legato a identità artistiche specifiche. L’autore, inoltre, restituisce il ventaglio di riferimenti rispetto all'evoluzione tecnologica in gioco e alle modalità partecipative che abbracciano l'intero spettro performativo, dall'interattività all'immersività e al ludico. Il digitale, in questo discorso, non si risolve esclusivamente in una tecnologia, ma in un ambiente immersivo che crea fenomeni e contesti esperienziali, trasformando la relazione tra uomo e macchina. L'articolo invita infine a esplorare la costante evoluzione del teatro digitale, sollevando domande e sollecitando una altrettanto importante consapevolezza critica.
Elogio dalla (e della) caverna. Note per non avere paura del teatro digitale
Fabio acca
First
2023-01-01
Abstract
L'articolo offre una panoramica al contempo soggettiva e tendenzialmente esaustiva delle riflessioni emerse nel convegno Chi ha paura del teatro digitale (Cortona, 19-21 luglio 2023). L'autore mette in rilievo l’obsolescenza a cui la nozione di "teatro digitale" è soggetta, invitando a costanti problematizzazioni e riposizionamenti, sottolineando contestualmente alcuni aspetti caratterizzanti l'esperienza digitale. La consapevolezza storica diviene essenziale per una lettura dei processi che portano al dibattito odierno sul teatro digitale, anche e soprattutto, per quanto riguarda la storia teatrale, come giacimento digitale legato a identità artistiche specifiche. L’autore, inoltre, restituisce il ventaglio di riferimenti rispetto all'evoluzione tecnologica in gioco e alle modalità partecipative che abbracciano l'intero spettro performativo, dall'interattività all'immersività e al ludico. Il digitale, in questo discorso, non si risolve esclusivamente in una tecnologia, ma in un ambiente immersivo che crea fenomeni e contesti esperienziali, trasformando la relazione tra uomo e macchina. L'articolo invita infine a esplorare la costante evoluzione del teatro digitale, sollevando domande e sollecitando una altrettanto importante consapevolezza critica.| File | Dimensione | Formato | |
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