L’autrice analizza l’orientamento giurisprudenziale nato con la sentenza della Corte di cassazione n. 25887 del 2 settembre 2022, e sposato dalle successive pronunce n. 5119 e 14270 del 2023, in merito al parametro dell’età del danneggiato ai fini della liquidazione del danno biologico per i danni lungo latenti da emotrasfusione di sangue infetto. Secondo tale orientamento, il risarcimento del danno biologico deve essere parametrato all’età del danneggiato al momento della manifestazione dei sintomi della malattia e non già al momento della trasfusione. La nota espone quindi i temi giuridici rilevanti e controversi analizzati dalla Cassazione in materia di risarcimento del danno biologico, in particolare il rapporto tra la lesione alla salute e la sua componente dinamico-relazionale, nonché la relazione tra le categorie del danno-evento e del danno-conseguenza. In merito a ciò, l’autrice evidenzia anche il recente conflitto in giurisprudenza in merito alla riconoscibilità del danno in re ipsa. Infine, il lavoro approfondisce il conflitto giurisprudenziale tra le pronunce analizzate e il precedente difforme del 15 settembre 2020, n. 19187, mettendo in luce pregi e difetti dei due orientamenti.

Risarcimento del danno lungo latente da emotrasfusione di sangue infetto e quantificazione del danno biologico. Verso un consolidamento dell'orientamento giurisprudenziale

Bisi Mara
2023-01-01

Abstract

L’autrice analizza l’orientamento giurisprudenziale nato con la sentenza della Corte di cassazione n. 25887 del 2 settembre 2022, e sposato dalle successive pronunce n. 5119 e 14270 del 2023, in merito al parametro dell’età del danneggiato ai fini della liquidazione del danno biologico per i danni lungo latenti da emotrasfusione di sangue infetto. Secondo tale orientamento, il risarcimento del danno biologico deve essere parametrato all’età del danneggiato al momento della manifestazione dei sintomi della malattia e non già al momento della trasfusione. La nota espone quindi i temi giuridici rilevanti e controversi analizzati dalla Cassazione in materia di risarcimento del danno biologico, in particolare il rapporto tra la lesione alla salute e la sua componente dinamico-relazionale, nonché la relazione tra le categorie del danno-evento e del danno-conseguenza. In merito a ciò, l’autrice evidenzia anche il recente conflitto in giurisprudenza in merito alla riconoscibilità del danno in re ipsa. Infine, il lavoro approfondisce il conflitto giurisprudenziale tra le pronunce analizzate e il precedente difforme del 15 settembre 2020, n. 19187, mettendo in luce pregi e difetti dei due orientamenti.
2023
47
55
Bisi Mara
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Bisi_lavorato 2.pdf

Accesso riservato

Dimensione 223.48 kB
Formato Adobe PDF
223.48 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1963955
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact