Alla base delle ontologie giuridiche indigene, che hanno codificato per secoli il rapporto tra collettivo umano e ambiente, vi è il principio dell’interconnessione. Nella cultura KanakaMaoli si utilizza spesso la metafora della barriera corallina per spiegare l’azione dell’interconnessione; un ecosistema dove non c’è nessuna autorità che coordina, ma i diversi elementi che lo costituiscono vivono in equilibrio assolvendo ognuno il proprio compito: il corallo, i pesci, le alghe, gli squali, l’acqua. L’interconnessione non è armonia, ma rispetto delle responsabilità (kuleana) di ciascuno. L'emergente movimento internazionale per i diritti della natura si propone di utilizzare i costrutti legali occidentali, come gli approcci basati sulla personalità e sui diritti, per spostare lo stato della natura da proprietà a un soggetto giuridico nel tentativo di proteggere il mondo naturale. Tuttavia, questo approccio apre una serie d’interrogativi con cui si dialogherà attraverso una recente raccolta di dati etnografici dalla Valle di Mākua, sull’isola di O’ahu, Hawaii: 1) cosa intendiamo per soggettività della natura? 2) Diritti e doveri traducono realmente un mondo di relazioni invisibili attraverso il quale le ontologie giuridiche indigene interpretano il mondo? 3) Sovranità e diritti della natura, un dialogo da cui ci si può davvero sottrarre?
Kuleana tra diritti della Natura e responsabilità”: un'introduzione all'ontologia giuridica nativa hawaiana
BORGNINO EFirst
2020-01-01
Abstract
Alla base delle ontologie giuridiche indigene, che hanno codificato per secoli il rapporto tra collettivo umano e ambiente, vi è il principio dell’interconnessione. Nella cultura KanakaMaoli si utilizza spesso la metafora della barriera corallina per spiegare l’azione dell’interconnessione; un ecosistema dove non c’è nessuna autorità che coordina, ma i diversi elementi che lo costituiscono vivono in equilibrio assolvendo ognuno il proprio compito: il corallo, i pesci, le alghe, gli squali, l’acqua. L’interconnessione non è armonia, ma rispetto delle responsabilità (kuleana) di ciascuno. L'emergente movimento internazionale per i diritti della natura si propone di utilizzare i costrutti legali occidentali, come gli approcci basati sulla personalità e sui diritti, per spostare lo stato della natura da proprietà a un soggetto giuridico nel tentativo di proteggere il mondo naturale. Tuttavia, questo approccio apre una serie d’interrogativi con cui si dialogherà attraverso una recente raccolta di dati etnografici dalla Valle di Mākua, sull’isola di O’ahu, Hawaii: 1) cosa intendiamo per soggettività della natura? 2) Diritti e doveri traducono realmente un mondo di relazioni invisibili attraverso il quale le ontologie giuridiche indigene interpretano il mondo? 3) Sovranità e diritti della natura, un dialogo da cui ci si può davvero sottrarre?File | Dimensione | Formato | |
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