Il saggio indaga il cambiamento di paradigmi, nel passaggio tra tardo Settecento e primo Ottocento, riguardo alle cause del delitto. Nelle spiegazioni fornite da Beccaria e Genovesi, a essere chiamate in causa erano l'ignoranza, la povertà, le leggi ingiuste che spingevano un'umanità fondamentalmente buona a fare il male. Cinquanta anni più tardi, abbattuto l'antico regime, il pensiero illuminista aveva trovato applicazione nella codificazione penale, ma nel nascente positivismo di Quetelet e Guerry, i fondatori della statistica morale, le cause del delitto iniziavano a essere individuate non più solo in fattori esterni all'uomo, ma in elementi interni, naturali, in quell'appartenenza "razziale" a cui il coevo dibattito sul razzismo scientifico stava attribuendo crescente importanza e vi sarà chi, ispirato dalla frenologia, inizierà a auspicare l'eliminazione degli individui difettosi.
Criminalité et question raciale: de la criminologie à l'eugénisme
Montaldo Silvano
2024-01-01
Abstract
Il saggio indaga il cambiamento di paradigmi, nel passaggio tra tardo Settecento e primo Ottocento, riguardo alle cause del delitto. Nelle spiegazioni fornite da Beccaria e Genovesi, a essere chiamate in causa erano l'ignoranza, la povertà, le leggi ingiuste che spingevano un'umanità fondamentalmente buona a fare il male. Cinquanta anni più tardi, abbattuto l'antico regime, il pensiero illuminista aveva trovato applicazione nella codificazione penale, ma nel nascente positivismo di Quetelet e Guerry, i fondatori della statistica morale, le cause del delitto iniziavano a essere individuate non più solo in fattori esterni all'uomo, ma in elementi interni, naturali, in quell'appartenenza "razziale" a cui il coevo dibattito sul razzismo scientifico stava attribuendo crescente importanza e vi sarà chi, ispirato dalla frenologia, inizierà a auspicare l'eliminazione degli individui difettosi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.