La monolitica posizione della giurisprudenza costituzionale in tema di vaccinazione non ha evitato che durante la pandemia si tornasse sul tema e che diverse domande, ad esso connesse, venissero poste: può lo Stato pretendere che i suoi cittadini, tutti o determinate categorie, si sottopongano a un trattamento sanitario per di più invasivo, limitando (se non eliminando) la capacità di ciascuno di disporre liberamente e in piena autonomia del proprio corpo? Come si spiega l’esistenza di un siffatto obbligo in una società il cui perno è sempre più l’autodeterminazione del singolo? Come si concilia la pretesa statale di natura impositiva con la concezione personalistica della Costituzione? E ancora: chi decide della obbligatorietà o meno del trattamento vaccinale? E alla luce di quali criteri la scelta è costituzionalmente legittima? È possibile disobbedire a una legge che impone l’obbligo vaccinale, in nome di altri principi e diritti costituzionali? O il diritto alla salute (in particolare quello nella sua veste collettiva) assurge a diritto gerarchicamente sovraordinato a tutti gli altri? Il lavoro intende tentare una risposta a queste domande, traendo considerazioni dalla giurisprudenza costituzionale più recente.
Criteri per un obbligo vaccinale. La Corte costituzionale detta il decalogo.
Marceno
2024-01-01
Abstract
La monolitica posizione della giurisprudenza costituzionale in tema di vaccinazione non ha evitato che durante la pandemia si tornasse sul tema e che diverse domande, ad esso connesse, venissero poste: può lo Stato pretendere che i suoi cittadini, tutti o determinate categorie, si sottopongano a un trattamento sanitario per di più invasivo, limitando (se non eliminando) la capacità di ciascuno di disporre liberamente e in piena autonomia del proprio corpo? Come si spiega l’esistenza di un siffatto obbligo in una società il cui perno è sempre più l’autodeterminazione del singolo? Come si concilia la pretesa statale di natura impositiva con la concezione personalistica della Costituzione? E ancora: chi decide della obbligatorietà o meno del trattamento vaccinale? E alla luce di quali criteri la scelta è costituzionalmente legittima? È possibile disobbedire a una legge che impone l’obbligo vaccinale, in nome di altri principi e diritti costituzionali? O il diritto alla salute (in particolare quello nella sua veste collettiva) assurge a diritto gerarchicamente sovraordinato a tutti gli altri? Il lavoro intende tentare una risposta a queste domande, traendo considerazioni dalla giurisprudenza costituzionale più recente.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
MARCENO_.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
858.63 kB
Formato
Adobe PDF
|
858.63 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.