Privilegi, consuetudini e pretensioni. I conflitti di giurisdizione tra i consoli delle nazioni e le istituzioni d’Antico Regime

pennini
2024-01-01

2024
La loi, expression de la souveraineté, face aux autonomies dans les états de Savoie
Serre editeur
249
261
9782864106913
Il contributo che intende provare attraverso esempi specifici, tra cui le pretese del console francese Le Seurre nei confronti del consolato del Mare e i casi degli inglesi Louis Cabanis a Nizza e James Shaftoe a Cagliari, della difficile compresenza tra le tesi “localiste” che paradossalmente non intendevano concedere lo status di ministro pubblico ai consoli delle nazioni tendendo a limitare ogni spinta autonomistica e quelle statali in cui si trovano facendo leva sulle consuetudini e, soprattutto, sulla realpolitik si tende a limitare i terreni di scontro evidenziando la natura particolare dell’istituto consolare, senza – però – accettare l’equazione console = diplomatico di carriera. L’arco cronologico preso in esame nel presente contributo occupa i regni di Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III che sono, tra quelli di Antico Regime, i più attenti ai consoli delle nazioni straniere. Tuttavia non possono mancare accenni a quanto è avvenuto prima, con la fondazione e le varie modifiche del Porto franco di Nizza operate nel Seicento, e dopo, con le Regie patenti (e istruzioni) di Vittorio Emanuele I.
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