Attraverso la consultazione di alcuni reperti epigrafici meno conosciuti, gli Autori cercano di gettare nuova luce sulla storia dell'agro taurinense evidenziando come il progressivo processo di romanizzazione, favorito dagli interessi economici di alcune importanti famiglie italiche, non portò a un immediata scomparsa del sostrato celtico, che mantenne le sue tradizioni onomastiche nonostante i legami sempre più forti intessuti con i nuovi dominatori.

Silvia Giorcelli Bersani; Francesco Rubat Borel, Ricostruire epigrafi e ricostruire storie: un contributo alla storia di Augusta Taurinorum, in «Epigraphica», LXXXV/1-2 (2023), pp. 215-240.

Jacopo Lampeggi
First
2024-01-01

Abstract

Attraverso la consultazione di alcuni reperti epigrafici meno conosciuti, gli Autori cercano di gettare nuova luce sulla storia dell'agro taurinense evidenziando come il progressivo processo di romanizzazione, favorito dagli interessi economici di alcune importanti famiglie italiche, non portò a un immediata scomparsa del sostrato celtico, che mantenne le sue tradizioni onomastiche nonostante i legami sempre più forti intessuti con i nuovi dominatori.
2024
122
1
250
250
Epigrafia latina; Augusta Taurinorum; gens Melia e Glitia; romanizzazione e persistenze celtiche.
Jacopo Lampeggi
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