Abstract (Ita) Da oltre quarant’anni si utilizzano gli ultrasuoni per rilevare una placca carotidea e per seguire nel tempo la sua evoluzione. I protocolli terapeutici hanno ridotto enormemente il suo impatto sulla salute delle persone ma la scelta fra terapia medica e chirurgica si fonda su una valutazione clinica e strumentale che è solo apparentemente semplice. Nei referti di un esame ultrasonografico riportiamo il più delle volte delle percentuali di stenosi, a volte puntuali, a volte in termini di range oppure ci esprimiamo con aggettivi che descrivono la gravità della stenosi ma spesso ci facciamo confondere dai numeri e dalle differenti modalità di calcolo del range di stenosi ed è indubbio che, a volte, le conclusioni risultano ambigue ed estremamente dipendenti dall’interpretazione dell’operatore. Il problema è che l’angiografia digitale, gold standard diagnostico per la stenosi carotidea, adotta delle metriche non del tutto riproducibili con gli ultrasuoni. Con questo documento vogliamo condividere la ricerca di un linguaggio comune, a partire dal referto dei nostri esami. Noi refertiamo così… voi? Abstract (Eng) For over forty years, ultrasound has been used to detect carotid plaque and to follow its evolution over time. Treatment protocols have greatly reduced its impact on people's health, but the choice between medical and surgical therapy is based on a clinical and instrument-based evaluation that is only simple in appearance. In an ultrasound examination report, we most often report percentage of stenosis, sometimes in terms of range or we express ourselves with adjectives that describe the severity of the stenosis. However, we are often confused by the numbers and the different ways of calculating the range of stenosis and there is no doubt that, at times, the conclusions are ambiguous and extremely dependent on the interpretation of the operator. The problem is that digital angiography, the diagnostic gold standard for carotid stenosis, adopts metrics that are not entirely reproducible with ultrasound technology. With this document we want to share the search for a common language, starting with the report of our examinations. We do it this way, how about you?
Noi refertiamo così… voi? Guida rapida per la valutazione sonologica della stenosi carotidea. We perform like this... how about you? Quick guide for the sonological assessment of carotid stenosis.
Francesco Paolo Sellitti;Sabrina Rossi;Fabio Melis;
2024-01-01
Abstract
Abstract (Ita) Da oltre quarant’anni si utilizzano gli ultrasuoni per rilevare una placca carotidea e per seguire nel tempo la sua evoluzione. I protocolli terapeutici hanno ridotto enormemente il suo impatto sulla salute delle persone ma la scelta fra terapia medica e chirurgica si fonda su una valutazione clinica e strumentale che è solo apparentemente semplice. Nei referti di un esame ultrasonografico riportiamo il più delle volte delle percentuali di stenosi, a volte puntuali, a volte in termini di range oppure ci esprimiamo con aggettivi che descrivono la gravità della stenosi ma spesso ci facciamo confondere dai numeri e dalle differenti modalità di calcolo del range di stenosi ed è indubbio che, a volte, le conclusioni risultano ambigue ed estremamente dipendenti dall’interpretazione dell’operatore. Il problema è che l’angiografia digitale, gold standard diagnostico per la stenosi carotidea, adotta delle metriche non del tutto riproducibili con gli ultrasuoni. Con questo documento vogliamo condividere la ricerca di un linguaggio comune, a partire dal referto dei nostri esami. Noi refertiamo così… voi? Abstract (Eng) For over forty years, ultrasound has been used to detect carotid plaque and to follow its evolution over time. Treatment protocols have greatly reduced its impact on people's health, but the choice between medical and surgical therapy is based on a clinical and instrument-based evaluation that is only simple in appearance. In an ultrasound examination report, we most often report percentage of stenosis, sometimes in terms of range or we express ourselves with adjectives that describe the severity of the stenosis. However, we are often confused by the numbers and the different ways of calculating the range of stenosis and there is no doubt that, at times, the conclusions are ambiguous and extremely dependent on the interpretation of the operator. The problem is that digital angiography, the diagnostic gold standard for carotid stenosis, adopts metrics that are not entirely reproducible with ultrasound technology. With this document we want to share the search for a common language, starting with the report of our examinations. We do it this way, how about you?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.