Il coordinamento pedagogico come cura sociale, impegno etico-politico e via per l'innovazione

Il saggio, attraverso molteplici contributi dall'antropologia della complessità (Morin), alla visione filosofica della Cura (Heiddeger) e ai contributi dell'etica femminista di Gilligan e Tronto, esplora le varie dimensioni della cura e la declina come cura sociale che diviene il punto focale del coordinamento educativo e perciò dell'agire educativo nei contesti organizzativi, nelle comunità e nei territori. Si descrivono i diversi assi dell'aver cura sociale nel coordinamento e se ne delineano le ricadute, ponendo al centro una visione epistemologica forte del coordinamento stesso che delinea un quadro di azione governato dalla democraticità, dal riconosciemnto della dignità epistemologica e di ricerca di tutti gli attori e i partener coinvolti, dell'azione educativa come processo teso al cambiamento e all'innovazione con un impegno etico-sociale non solo tesi alla risposta a condizioni, situazioni, sfide, domande e bisogni dei cittadini, ma anche come cura dei processi di trasformazione culturale, sociale e di cittadinanza attiva per un nuovo sviluppo e una nuova crescita educativa di corresponsabilità, empowerment e partecipazione