Il contesto criminologico e forense è un contesto privilegiato per osservare come questioni giuridiche, etiche e deontologiche, nonché scientifiche, si incontrano e si integrano con questioni più strettamente psicologiche, cliniche e trattamentali. Ci sono alcune considerazioni da cui è necessario partire prima di avvicinarsi agli ambiti specifici della violenza sessuale, della violenza domestica e nelle relazioni intime, così come del trattamento degli autori di questi reati, di cui la psicologia criminologica e clinico-forense si occupa, a livello di valutazione del rischio, a livello trattamentale, ma anche, se non soprattutto, a livello preventivo. La criminologia, spesso accompagnata dalla qualificazione clinica, si occupa di studiare la persona che è coinvolta in comportamenti antisociali, criminali e violenti nel corso della sua storia di vita, all’interno di un contesto sociale e culturale dal quale non si può prescindere in quanto parte integrante del processo di sviluppo della persona (Farrington 2021). Concentrarsi sullo specifico aspetto del rapporto tra mondo giuridico e mondo psicologico ha rilevanza rispetto a due ordini di fattori. Il primo riguarda la necessità di fare chiarezza su un tema, quello del trattamento dell’autore di reato violento e sessuale, ambito in cui il ruolo dell’intervento psicologico valutativo e trattamentale è di fondamentale rilevanza, dal momento che in questa fase è consentita la perizia all’interno dell’osservazione scientifica della personalità dell’individuo condannato. Il secondo riguarda l’importanza di rivolgere una maggiore sensibilità e attenzione scientifica al trattamento dell’autore di questi tipi di reati. Tale obiettivo si rivela cruciale, dal momento che queste tipologie delittuose, poste sotto un’attenzione scientifica e giuridica particolare, richiedono interventi congiunti in grado di controllarne l’escalation in forme peggiorative – in termini di frequenza e intensità della violenza agìta –, ma soprattutto di ridurre il rischio di ricaduta criminale.
L’intervento clinico-trattamentale con gli autori di reati sessuali e di violenza nelle relazioni intime.
Zara G.
First
;
2024-01-01
Abstract
Il contesto criminologico e forense è un contesto privilegiato per osservare come questioni giuridiche, etiche e deontologiche, nonché scientifiche, si incontrano e si integrano con questioni più strettamente psicologiche, cliniche e trattamentali. Ci sono alcune considerazioni da cui è necessario partire prima di avvicinarsi agli ambiti specifici della violenza sessuale, della violenza domestica e nelle relazioni intime, così come del trattamento degli autori di questi reati, di cui la psicologia criminologica e clinico-forense si occupa, a livello di valutazione del rischio, a livello trattamentale, ma anche, se non soprattutto, a livello preventivo. La criminologia, spesso accompagnata dalla qualificazione clinica, si occupa di studiare la persona che è coinvolta in comportamenti antisociali, criminali e violenti nel corso della sua storia di vita, all’interno di un contesto sociale e culturale dal quale non si può prescindere in quanto parte integrante del processo di sviluppo della persona (Farrington 2021). Concentrarsi sullo specifico aspetto del rapporto tra mondo giuridico e mondo psicologico ha rilevanza rispetto a due ordini di fattori. Il primo riguarda la necessità di fare chiarezza su un tema, quello del trattamento dell’autore di reato violento e sessuale, ambito in cui il ruolo dell’intervento psicologico valutativo e trattamentale è di fondamentale rilevanza, dal momento che in questa fase è consentita la perizia all’interno dell’osservazione scientifica della personalità dell’individuo condannato. Il secondo riguarda l’importanza di rivolgere una maggiore sensibilità e attenzione scientifica al trattamento dell’autore di questi tipi di reati. Tale obiettivo si rivela cruciale, dal momento che queste tipologie delittuose, poste sotto un’attenzione scientifica e giuridica particolare, richiedono interventi congiunti in grado di controllarne l’escalation in forme peggiorative – in termini di frequenza e intensità della violenza agìta –, ma soprattutto di ridurre il rischio di ricaduta criminale.File | Dimensione | Formato | |
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