Il contributo rende conto delle esperienze proposte a Bologna da Claudia Castellucci e Alessandro Sciarroni nell’ambito del progetto BOD/Y-Z – Bologna Dance Y&Z generations che ha coinvolto nel 2023 la cittadinanza in un insieme di attività che hanno consentito di riavviare la socialità attraverso la danza e l’esplorazione del corpo, ideando diverse pratiche artistiche partecipative in relazione al Festival Internazionale dei Portici. L'autore fa leva sulla carica di socializzazione del tutto speciale insita nella condizione di relazionalità diffusa e policentrica che la città offre, fatta di prossimità eccedenti che si traducono spesso in forme di cittadinanza attiva. Spazi della città o del sociale, intesi più come contesti che elidono luoghi formalmente indirizzati al patto della rappresentazione e nei quali l’intervento artistico genera una condizione di trasformazione collettiva: percettiva, valoriale, memoriale. Un incontro pubblico, dunque, quello degli artisti oggetto del contributo, che si è intrecciato a percorsi seminariali, da cui anche l’interesse a elaborare forme processuali di relazione laboratoriale con i contesti, alimentando il percorso dei singoli artisti, ma a partire dalle necessità e dalle identità stesse di chi vi ha partecipato.
Socializzare l’inattuale: Claudia Castellucci e Alessandro Sciarroni a Bologna
Fabio Acca
First
2024-01-01
Abstract
Il contributo rende conto delle esperienze proposte a Bologna da Claudia Castellucci e Alessandro Sciarroni nell’ambito del progetto BOD/Y-Z – Bologna Dance Y&Z generations che ha coinvolto nel 2023 la cittadinanza in un insieme di attività che hanno consentito di riavviare la socialità attraverso la danza e l’esplorazione del corpo, ideando diverse pratiche artistiche partecipative in relazione al Festival Internazionale dei Portici. L'autore fa leva sulla carica di socializzazione del tutto speciale insita nella condizione di relazionalità diffusa e policentrica che la città offre, fatta di prossimità eccedenti che si traducono spesso in forme di cittadinanza attiva. Spazi della città o del sociale, intesi più come contesti che elidono luoghi formalmente indirizzati al patto della rappresentazione e nei quali l’intervento artistico genera una condizione di trasformazione collettiva: percettiva, valoriale, memoriale. Un incontro pubblico, dunque, quello degli artisti oggetto del contributo, che si è intrecciato a percorsi seminariali, da cui anche l’interesse a elaborare forme processuali di relazione laboratoriale con i contesti, alimentando il percorso dei singoli artisti, ma a partire dalle necessità e dalle identità stesse di chi vi ha partecipato.File | Dimensione | Formato | |
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