Chiosando If, XIX 13-21 nella sua Sposizione alla Commedia (1679), Alfonso Gioia propose per il particolare dei «battezzatori» un’interpretazione finora rimasta inedita. Il presente saggio ha il duplice obiettivo di collocarla nella storia dell’esegesi del poema e di riflettere sul contributo delle immagini che il commentatore inserí nelle proprie note per sollevare Dante dalle accuse di oscurità, frequenti nel corso del Seicento.

Schizzi di esegesi secentesca. Alfonso Gioia e i battezzatori (If, XIX 13-21), fra immagini e apologia.

Calogero Giorgio Priolo
2024-01-01

Abstract

Chiosando If, XIX 13-21 nella sua Sposizione alla Commedia (1679), Alfonso Gioia propose per il particolare dei «battezzatori» un’interpretazione finora rimasta inedita. Il presente saggio ha il duplice obiettivo di collocarla nella storia dell’esegesi del poema e di riflettere sul contributo delle immagini che il commentatore inserí nelle proprie note per sollevare Dante dalle accuse di oscurità, frequenti nel corso del Seicento.
2024
12
1
307
347
https://riviste.unimi.it/index.php/carteromanze/article/view/22379
Alfonso Gioia, esegesi dantesca, Seicento, battezzatori
Calogero Giorgio Priolo
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