L’articolo intesse un’analisi semiotica delle tecnologie digitali di ‘resurrezione’, collocandola in un quadro ispirato al fondamentale lavoro di Umberto Eco, Apocalittici e integrati. Attraverso questa prospettiva, esplora la ricezione polarizzata di tali tecnologie, parallela alla categorizzazione dialettica dei fenomeni culturali da parte di Eco in critiche apocalittiche e adozioni integrate. Esaminando la tecnologia deepfake che ha ‘resuscitato’ Joaquin Oliver, vittima del massacro alla Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland (14 febbraio 2018), l’articolo approfondisce le implicazioni sociali ed etiche di tali tecnologie, risuonando con le indagini di Eco a proposito dell’impatto dei mass media sulla cultura. L’analisi naviga tra la visione apocalittica, che mette in guardia rispetto ai pericoli e ai dilemmi etici derivanti dall’offuscamento dei confini tra autenticità e artificialità, e la prospettiva integrata, che intravede il potenziale dell’utilizzo della tecnologia per le campagne sociali e il loro successo emotivo. Attraverso la giustapposizione tra la concezione spirituale d’immortalità di Charles S. Peirce e le credenze cristiane tradizionali nella resurrezione fisica, l’analisi svela un campo di battaglia ideologico contemporaneo, dove le implicazioni semiotiche della resurrezione digitale riflettono le tensioni culturali più ampie tra innovazione e tradizione. In conclusione, l’articolo propone la semiotica come disciplina fondamentale per decifrare i livelli sfumati di significato e impatto che sottendono l’idea di una ‘resurrezione’ digitale, aderendo all’appello di Eco a un esame critico dei fenomeni culturali nel panorama tecnologico moderno.
Resurrezione digitale: Apocalissi e integrazione
Massimo LEONE
2024-01-01
Abstract
L’articolo intesse un’analisi semiotica delle tecnologie digitali di ‘resurrezione’, collocandola in un quadro ispirato al fondamentale lavoro di Umberto Eco, Apocalittici e integrati. Attraverso questa prospettiva, esplora la ricezione polarizzata di tali tecnologie, parallela alla categorizzazione dialettica dei fenomeni culturali da parte di Eco in critiche apocalittiche e adozioni integrate. Esaminando la tecnologia deepfake che ha ‘resuscitato’ Joaquin Oliver, vittima del massacro alla Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland (14 febbraio 2018), l’articolo approfondisce le implicazioni sociali ed etiche di tali tecnologie, risuonando con le indagini di Eco a proposito dell’impatto dei mass media sulla cultura. L’analisi naviga tra la visione apocalittica, che mette in guardia rispetto ai pericoli e ai dilemmi etici derivanti dall’offuscamento dei confini tra autenticità e artificialità, e la prospettiva integrata, che intravede il potenziale dell’utilizzo della tecnologia per le campagne sociali e il loro successo emotivo. Attraverso la giustapposizione tra la concezione spirituale d’immortalità di Charles S. Peirce e le credenze cristiane tradizionali nella resurrezione fisica, l’analisi svela un campo di battaglia ideologico contemporaneo, dove le implicazioni semiotiche della resurrezione digitale riflettono le tensioni culturali più ampie tra innovazione e tradizione. In conclusione, l’articolo propone la semiotica come disciplina fondamentale per decifrare i livelli sfumati di significato e impatto che sottendono l’idea di una ‘resurrezione’ digitale, aderendo all’appello di Eco a un esame critico dei fenomeni culturali nel panorama tecnologico moderno.File | Dimensione | Formato | |
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